Per chi ha voglia di andare controcorrente, ci sono comparti in fondo alle classifiche del 2016 che gli analisti di Morningstar considerano ottime opzioni di investimento (nella loro categoria di riferimento) per il lungo termine.
L’anno scorso, l’analisi sui fondi da salmoni aveva evidenziato 18 comparti disponibili alla vendita in Italia e con elevato Analyst Rating che avevano avuto un pessimo 2015. La maggior parte di questi fondi (ma non tutti) hanno effettivamente invertito la rotta nel 2016. Ad esempio, i comparti M&G Global Dividend e M&G Optimal Income hanno fatto meglio del 95% dei concorrenti di categoria nel periodo gennaio – novembre 2016. Anche le strategie di Parvest e Legg Mason attive nel segmento small e mid cap del mercato equity americano hanno avuto un’annata da ricordare. Di quei 18, tutti tranne uno (Franklin Mutual European, che ha avuto il giudizio abbassato da Gold a Silver) hanno conservato il rating. Il fondo di Capital Group è stato nel frattempo fuso nel Capital Group Investment Company of America. Metropole Euro, infine, non è più oggetto di copertura da parte del team di analisti.
Quest’anno la classifica presenta diversi fondi azionari Europa, un segmento in cui molti manager di talento hanno avuto difficoltà ad anticipare la rotazione del mercato, che ha favorito i titoli difensivi o con Economic moat nella prima parte dell’anno, ha incassato il voto sulla Brexit e ha successivamente visto il rally dei titoli value, finanziari e in generale delle società prive di vantaggi competitivi. In questo contesto, oltre che di fondi, parliamo soprattutto di manager che, per un motivo o per un altro, non sono stati premiati nel corso dell’anno.
Matthias Born – gestore di Allianz German Equity e Allianz Euroland Equity Growth
Entrambi i comparti (ora co-gestiti insieme ad Andreas Hildebrand) hanno avuto una performance negativa quest’anno, sia in termini assoluti sia relativi. Born, tra i tre candidati al premio Morningstar come gestore europeo dell’anno 2016 nella categoria Azionario Europa, è un vero e proprio stock picker. Il portafoglio è generalmente composto da 50-75 titoli con elevato potenziale di crescita strutturale. La rotazione (turnover) è generalmente bassa, attorno al 25-30% all’anno. Nel 2016 il gestore è stato penalizzato dal suo orientamento verso la crescita e la qualità, ma a tre anni entrambi i fondi superano più di tre quarti dei concorrenti di categoria.
Nigel Bolton – gestore di BGF European e BGF European Focus
Il team di analisti ha un’elevata fiducia nelle capacità di Nigel Bolton, un investitore di lunga esperienza che ha riorganizzato profondamente il team azionario e di ricerca di BlackRock da quando è entrato nella società nel 2008. Quest’anno, la sottoperformance dei suoi fondi è legata sia al voto sulla Brexit (a giugno l’esposizione al Regno Unito era vicina al 40%), sia alle posizioni in titoli finanziari come Bank of Ireland o Lloyds. Questi risultati di breve periodo non intaccano l’opinione degli analisti: l’approccio di gestione flessibile di questo robusto team è ben applicato in questo fondo, che raccoglie le migliori idee di investimento nel mercato europeo.
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