Le Borse pensano alle feste

Europa volatile. Soffre Madrid dopo il risultato incerto delle elezioni. A Milano (-0,67%) banche contrastate. Deboli le Poste. Seduta di corsa per Rcs. New York in rialzo, ma restano le preoccupazioni per il prezzo del petrolio. 

Marco Caprotti 21/12/2015 | 17:45
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Seduta volatile per le Borse europee che, dopo un avvio incerto, hanno provato a mettere a segno il rush di fine anno. In controtendenza Madrid, che ha accusato il contraccolpo del risultato elettorale che potrebbe far finire in impasse il paese. Senza una maggioranza assoluta il partito del premier, Mariano Rajoy, con il 28,7% dei voti, sarà costretto a fare accordi con altre forze politiche per la formazione del Governo.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,67%, si sono mosse in ordine sparso le azioni delle banche, risentendo anche del rialzo dello spread tornato in area 108 punti. Di corsa Fca mentre è scattato il conto alla rovescia per l'arrivo in Borsa italiana di Ferrari, fissato il 4 gennaio. Poste Italiane è scesa nel giorno dell'esordio nel Ftse Mib in sostituzione di Ansaldo Sts. Seduta di corsa per Rcs (entrata anche in asta di volatilità) grazie al nuovo piano industriale che è stato accolto bene dal mercato. Azioni Carige ancora in ripresa dopo la forte correzione di inizio dicembre. Il mercato ritiene più difficile del previsto l'obiettivo di aggregazione con un altro istituto nel breve termine, ma considera il titolo troppo penalizzato, anche alla luce del percorso di ristrutturazione e della situazione di capitale già superiore alle richieste della Bce.

New York su
Wall Street viaggia in rialzo. Mentre continuano a digerire la decisione storica presa dalla Federal Reserve mercoledì scorso, quando ha alzato i tassi per la prima volta dal giugno 2006, gli investitori si preparano a una settimana corta ma non priva di spunti macroeconomici. Ciò significa che i listini potranno reagire ai dati in arrivo con maggiore sensibilità visto che i volumi saranno sottili. Giovedì la Borsa americana chiuderà con tre ore di anticipo e venerdì resterà chiusa per il Natale. Il catalizzatore continua a essere il petrolio, con il Brent sceso sui minimi del luglio 2014 e il Wti sui minimi del febbraio 2009.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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