Apertura in rosso ma senza movimenti violenti per le Borse europee dopo il week end segnato dagli attentati di Parigi in cui hanno perso la vita circa 130 persone. Gli investitori alleggeriscono le posizioni sulle asset class più rischiose (a cominciare dall'azionario) e si spostano sul reddito fisso e sull'oro. Parigi segna un calo vicino all’1% del Cac40 con vendite consistenti sui trasporti e sul lusso. A Milano la pressione si fa sentire sulla moda e sui bancari ma è Cnh la peggiore. Tengono i petroliferi e Finmeccanica.
Parigi e Giappone pesano sull’Asia
Seduta negativa per l’Asia, appesantita dal clima di incertezza legato agli attacchi terroristici di venerdì in Francia e dalla debolezza del Giappone. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in calo dell'1,04% dopo i dati del Pil nel terzo trimestre che segnano una nuova recessione del Sol levante. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, la seduta di venerdì scorso è finita a Wall Street con gli indici che hanno perso intorno all'1%. A fare da peso è stata la contrazione del greggio e del settore retail. Le vendite al dettaglio di ottobre sono cresciute dello 0,1% rispetto a settembre contro attese per un +0,3%. Come se non bastasse, dopo l'allarme utili lanciato due giorni prima da Macy's, venerdì è arrivato il taglio dell'outlook di Nordstrom.
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