Borse in passione

Ancora una giornata negativa per i listini di Eurolandia. La debolezza della Cina continua a preoccupare i mercati e a poco è servito il buon dato del Pmi composito dell’Area euro. Milano cede l’1,12%. Forti vendite su Luxottica. 

Francesco Lavecchia 21/08/2015 | 12:54
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Al giro di boa delle contrattazioni, i listini di Eurolandia continuano a registrare forti perdite sulla scia del negativo dato sull’industria cinese. L’indice Pmi (nella lettura di agosto) ha toccato i minimi degli ultimi sei anni, testimoniando le difficoltà dell’economia del Dragone.

Segnali positiva dall'Area euro
Se la Cina rallenta, il Vecchio continente sembra in ripresa. L’indice Pmi composito (che tiene conto dell’andamento del settore industriale e di quello dei servizi) è cresciuto questo mese oltre le attese. Inoltre, gli analisti vedono il Pil dell’Area euro in crescita nel terzo trimestre allo 0,4% (in aumento rispetto al precedente) e registrano buoni segnali anche sul fronte dell’occupazione.

Le dimissioni del Primo Ministro greco Alexis Tsipras non sembrano interessare le Borse europee (eccezion fatta per quella di Atene che cede l’1.5%), anche perché la Commissione Europea e l’Eurogruppo si sono affrettati a confermare il loro sostegno al paese, ma stanno avendo ripercussioni sul mercato del debito sovrano. Gli spread dei decennali di Italia e Spagna sono saliti in maniera significativa e ora viaggiano rispettivamente attorno ai 126 e ai 141 punti base.

Milano segna -1,12% 
A Piazza Affari il Ftse Mib cede al momento l’1,12%. Negativi i bancari, con in testa Mediobanca, Bpm e Banco Popolare. In ripresa Saipem e i titoli lusso, anche se Luxottica cede circa il 2% in seguito al declassamento degli analisti di Goldman Sachs, che raccomandano la vendita del titolo.

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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