Shanghai non salva le Borse

Il listino cinese ha recuperato oggi l'1,23%, ma questo non basta a riportare l'ottimismo sui mercati, ancora concentrati sulle debolezze dell'economia del Dragone. Milano segna -0,31%. Male il comparto del lusso. In rialzo bancari ed energetici. 

Francesco Lavecchia 19/08/2015 | 00:59
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Al giro di boa della seduta si appesantiscono i ribassi sui listini di Eurolandia. Milano cede lo 0,31%. Fanno peggio Londra e Francoforte, rispettivamente a -0,87% e -0,95%. A tenere banco sulle Borse del Vecchio continente sono ancora le preoccupazioni legate allo stato di salute dell’economia cinese e delle ripercussioni che questo ha sulla domanda delle materie prime. Shanghai ha recuperato oggi l’1,23%, ma gli operatori parlano di un risultato frutto del nuovo intervento delle autorità al fine di evitare il continuo deflusso di capitali. Occhi puntati anche sulla Germania e sugli Usa.

Il Bundestag tedesco ha votato a favore del terzo pacchetto di aiuti alla Grecia (a favore hanno votato 454, contrari 113).In serata, invece, sono attesi i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, dai quali, si spera, si potranno trarre indicazioni più precise sulla tempistica del prossimo innalzamento dei tassi di interesse Sul fronte macro, inoltre, si registra la contrazione nel mese di giugno della produzione nel settore costruzioni all’interno dei paesi dell’Eurozona (-1,9%).

Su Luxottica indaga l'antitrust francese
Sull’andamento di Piazza Affari pesano le vendite sui titoli del comparto del lusso, colpiti dalla svalutazione della divisa cinese. Luxottica, inoltre, paga anche l’indagine dell’antitrust francese su un possibile cartello sui prezzi. In rialzo i bancari, mentre gli energetici tentano il recupero nonostante il prezzo del greggio continui a scendere.

New York negativa 
L’andamento dei future a New  York indica che Wall Street aprirà ancora in ribasso, in scia alla negativa seduta di ieri in cui il Dow Jones ha ceduto lo 0,19% e il Nasdaq ha perso lo 0,64%. La prudenza, almeno in avvio, dovrebbe condizionare l’atteggiamento degli operatori in attesa della minutes della Fed. Nel pomeriggio, invece, saranno resi noti gli aggiornamenti relativi all’indice dei prezzi al consumo e alle scorte di greggio. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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