Borse europee contratte

Le incertezze sugli effetti della svalutazione dello yuan e la debolezza del petrolio spingono gli operatori ad avere un atteggiamento prudente. Milano viaggia attorno alla parità. Male gli industriali e gli energetici. In rialzo Telecom Italia e Mediaset. 

Francesco Lavecchia 18/08/2015 | 12:55
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A metà seduta prevalgono le vendite sui listini di Eurolandia. Gli operatori scelgono la via della prudenza in una fase del mercato caratterizzata da numerosi fattori di incertezza: quali saranno le reali ripercussioni della svalutazione dello yuan sull’economia della regione (oggi la Banca del Popolo cinese ha deciso di iniettare nel sistema finanziario 120 miliardi di yuan realizzando la maggior operazione negli ultimi 19 mesi), come interpretare gli ultimi negativi dati macro negli Usa e fino a quando continuerà a scendere il prezzo del petrolio.

Petrolio sotto quota 42 dollari
Oggi le quotazioni del barile sono scese sotto quota 42 dollari (per quello scambiato sul WTI) e i titoli del comparto energetico continuano a veder scendere la propria capitalizzazione di mercato. In difficoltà anche il settore minerario, che paga i dubbi sul rilancio dell’economia del Dragone.

A Milano il Ftse Mib segna -0,04 a causa della cattiva intonazione degli industriali (su tutti Cnh Industrial e Finmeccanica) e dei titoli legati al petrolio come Saipem e Tenaris. In rialzo, invece, Mediaset, in attesa che siano resi noti i primi dati sugli abbonamenti alla pay TV, e Telecom Italia.

New York negativa
A New York l’andamento dei Future indica che Wall Street aprirà in ribasso in scia al negativo andamento delle Borse europee e alle forti vendite che hanno colpito i mercati asiatici. L’attesa degli operatori è per gli aggiornamenti relativi alle nuove concessioni edilizie e all’avvio di nuovi cantieri, che saranno resi noti nel pomeriggio.

 

 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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