L’Europa preoccupa le Borse

Gli ultimi dati macro del Vecchio continente non convincono gli operatori. A Milano prova a resistere il lusso e Fca. New York attende nuovi numeri congiunturali e sceglie la prudenza. 

Marco Caprotti 14/08/2015 | 12:17
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Prosegue in maniera contrastata la seduta delle Borse europee. Gli operatori stanno studiando gli ultimi numeri della regione. Secondo i dati Eurostat nel secondo trimestre 2015 il Pil nell'area della moneta unica(E19) è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (quando era pari a +0,4%) e dell'1,2% rispetto al secondo trimestre 2014 (+1,0% nel primo trimestre). I dati sono leggermente inferiori alle attese di mercato prevalenti (+0,4% e +1,3%). Nell'Ue (E28) il Pil è cresciuto dello 0,4% rispetto al trimestre precedente (+0,4%) e dell'1,6% rispetto al secondo trimestre 2014 (+1,5%).

La Borsa di Atene, intanto, non festeggia il via libera parlamentare al piano di aiuti da 85 miliardi in tre anni che nel pomeriggio arriverà sul tavolo dell'Eurogruppo. Il listino greco, al contrario, lascia sul terreno il 3,02%, penalizzato dall'incertezza sugli equilibri politici del paese.

A Milano Damiani è maglia rosa. Le quotazioni beneficiano della pubblicazione dei conti del primo trimestre fiscale (chiuso il 30 giugno), avvenuta ieri. Tra le blue chip salgono Tod's, Moncler e Fiat Chrysler.

New York giù
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Gli investitori sono in attesa dei dati dell’indice dei prezzi alla produzione che daranno un quadro più aggiornato sullo stato di salute della prima economia del mondo. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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