Le Borse si fidano di Atene

Europa positiva. Gli investitori credono che la Grecia opterà per un’estensione del programma di aiuti. Milano guadagna l'1,85%. Il dividendo più ricco spinge Eni. Toniche le banche. I dati macro Usa deludono e alimentano le prese di profitto a New York. 

Marco Caprotti 18/02/2015 | 17:39
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Seduta positiva per le Borse del Vecchio continente. Gli operatori sono convinti che si arriverà a un accordo tra Atene e l’Eurogruppo sul debito ellenico. Il governo greco, dicono le ultime notizie trapelate da fonti dell’esecutivo guidato da Alexis Tsipras, potrebbe chiedere una proroga del programma di sostegno. La Germania sembra mostrare possibilità di apertura, ponendo come paletto che siano realizzate le riforme.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,85%, è stata premiata Eni non tanto per conti del 2014 risultati sotto il consensus, quanto per l'annuncio della cedola in aumento sull'anno scorso e pari a 1,12 euro. Ancora di corsa Saipem, dopo la buona performance della vigilia innescata dai bilanci. Ben intonate le azioni delle banche, con Mps in progresso grazie al possibile interesse a entrare nel capitale da parte di fondi esteri. Telecom Italia è in progresso, mentre è scattato il conto alla rovescia per la presentazione del piano industriale, in calendario venerdì.

Wall Street va giù
Wall Street sta viaggiando in calo. Prevalgono le prese di profitto all'indomani di una giornata in cui l’S&P 500 ha messo a segno un nuovo record e il Dow Jones si è posizionato su quota 18.000 punti. Il mercato sta digerendo una serie di dati deludenti e resta in attesa dei verbali della riunione di fine gennaio della Federal Reserve: il focus è su qualsiasi riferimento a un potenziale rialzo dei tassi. Intanto si monitorano gli sviluppi dal fronte greco. Per quanto riguarda gli aggiornamenti congiunturali, la produzione industriale in Usa è cresciuta a gennaio meno delle stime; i prezzi della produzione il mese scorso sono scesi più delle attese con la componente core che inaspettatamente è calata; l'avvio di nuovi cantieri ha visto una flessione maggiore delle stime. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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