Borse senza bussola

Europa nervosa. Tengono banco i commenti e le critiche al piano di investimenti preparato dall’Ue per rilanciare la regione. Milano segna -0,36%. Deboli i petroliferi in attesa della riunione Opec. Scende Cnh. New York incerta prima del Giorno del ringraziamento. 

Marco Caprotti 26/11/2014 | 17:48
Facebook Twitter LinkedIn

Seduta contrastata per le Borse europee in una giornata caratterizzata dalla presentazione, da parte del commissario Ue Jean-Claude Juncker, del piano di investimenti Ue che, almeno sulla carta, dovrebbe mobilitare 300 miliardi di euro grazie a riforme strutturali, gestione equilibrata dei bilanci e slancio alle spese. Juncker ha fatto appello ai governi europei affinché contribuiscano direttamente, rapidamente e al massimo delle loro possibilità per rafforzare il nuovo Fondo europeo per gli investimenti.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,36% è volata Yoox  in scia a Zalando spinta dalla trimestrale migliore delle attese. Enel è salita grazie alle indicazioni dell’Ad Francesco Starace, in un'intervista al Sole 24 Ore, sul nuovo piano d'impresa. E’ tornata a recuperare terreno Wdf, in vista di una possibile partnership strategica in Oriente. In coda al listino, invece, Saipem ed Eni. I fari dei petroliferi, in generale, sono sulla riunione Opec di domani, che non dovrebbe comunque portare ad alcun taglio della produzione per spingere i prezzi del greggio. Fiammata di Mondadori dopo l’annuncio dello scorporo della divisione libri, con il mercato che scommette su possibili alleanze. Male Cnh, che ha risentito dei conti deludenti della concorrente Deere & Co

New York incerta
Wall Street sta viaggiando in modo incerto con gli investitori che continuano a metabolizzare una serie di dati macroeconomici contrastanti. Il tutto alla vigilia del Thanksgiving, il Giorno del ringraziamento, che terrà i mercati chiusi in America. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite più delle stime. Le spese al consumo sono aumentate, ma a un passo più contenuto delle attese. Inoltre, gli ordini ai beni durevoli sono sì cresciuti, ma senza la voce dei trasporti il dato sarebbe sceso. Tutto ciò provoca incertezza sulla crescita nonostante ieri il Pil americano del terzo trimestre sia stato rivisto al rialzo rispetto a una prima lettura. Calo superiore alle attese per l'indice Pmi Ism di Chicago. L'indicatore, termometro dell'attività nella regione della capitale dell’Illinois, è sceso a 60,8 punti dai 66,2 punti di ottobre e a fronte di previsioni a 64 punti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures