Prezzi alti. E le Borse scendono

Europa negativa. I valori dell'equity, dicono gli operatori, potrebbero non essere giustificati dai numeri trimestrali. A Milano sono deboli le banche. Scende anche Enel. New York aspetta prese di profitto. 

Marco Caprotti 12/11/2014 | 12:58
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Gli investitori sono preoccupati per le valutazioni raggiunte da alcuni titoli azionari che, dicono, potrebbero non essere giustificate dagli utili. Dal fronte macro è arrivata la notizia di un aumento della produzione industriale in Eurolandia.

A Milano le banche sono sotto il tiro dei venditori, complici i risultati inferiori alle attese diffusi da alcuni istituti. Enel è in calo dopo la diffusione dei conti dei primi nove mesi, archiviati con un risultato netto di 1,957 miliardi in ribasso del 16,2% rispetto all'analogo periodo del 2013. I ricavi sono scesi del 6,5% a 54,075 miliardi. L'ad, Francesco Starace, ha comunque detto di guardare con fiducia al raggiungimento dei target di fine anno in termini di ebitda e utile netto ordinario.

New York prudente
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street potrebbe aprire con il segno meno. I prezzi dell’equiyty, spiegano gli analisti, sono ai massimi dal 2009. In una situazione del genere non è escluso che gli investitori possano decidere di portare a casa un po’ di profitti. Dal fronte macro sono attesi gli aggiornamenti sulle richiesta di mutui e sulle scorte all’ingrosso. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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