Le Borse scelgono la prudenza

Europa debole in attesa delle decisioni della Bce sui tassi di interesse. A Milano scende Mps. Corre Finmeccanica. Asia frenata dagli energetici. Pesa il calo del prezzo del petrolio. Nuovi record per New York. 

Marco Caprotti 06/11/2014 | 09:45
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Avvio debole per le Borse europee, nell’attesa delle mosse della Banca centrale europea nel giorno in cui si riunisce il consiglio direttivo. Gli investitori oggi, a differenza di ieri, preferiscono sposare un atteggiamento prudente dopo il balzo in avanti della vigilia, complice la convinzione che l’Eurotower opterà per lo status quo. Dal fronte macro danno una psinta all'ottimismo gli ordini all'industria tedesca che, a settembre, hanno rialzato la testa mettendo a segno un progresso dello 0,8% su base mensile. 

A Piazza Affari Generali perde mezzo punto percentuale, dopo la pubblicazione dei conti dei primi nove mesi, archiviati con un utile stabile a 1,58 miliardi. Debole Mps, all’indomani della decisione del Cda della banca di lanciare un aumento di capitale da 2,5 miliardi per sopperire alle richieste della Bce che dagli stress test ha individuato un deficit patrimoniale di 2,1 miliardi. Corrono le Finmeccanica dopo la diffusione dei conti trimestrali risultati al di sopra delle attese. Giù Tenaris, dopo i bilanci annunciati nella notte e considerati deludenti dagli analisti.

Asia debole, New York sale
Seduta debole per l’Asia. L’indice Msci della regione ha chiuso in calo dello 0,7% appesantito dai titoli energetici che stanno pagando il calo del prezzo del petrolio. A niente è servita la performance di Wall Street che ha segnato nuovi record (anche se il Nasdaq non ha partecipato alla festa con il Dow e l'S&P). Gli investitori Usa hanno ben accolto il recupero del greggio e un dato promettente sul fronte dell'occupazione americana nel settore privato. 

 La Borsa di Tokyo ha terminato in ribasso una seduta dai due volti. Dopo un avvio positivo, sulla scia di Wall Street, la principale piazza asiatica ha ripiegato sotto il peso delle prese di beneficio scattate dopo cinque sedute positive di fila. A cambiare l'intonazione del mercato è stato anche l'indebolimento del dollaro nei confronti dello yen. L'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha quindi chiuso a -0,86%.

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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