Borse, partenza contratta

Avvio in ribasso per Eurolandia, ancora sotto pressione per le tensioni in Ucraina. Milano apre attorno alla parità grazie allo sprint di Fiat. Tokyo ha chiuso a +0,25%.

Francesco Lavecchia 10/09/2014 | 09:42
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Seduta negativa per i listini asiatici. Fa eccezione Tokyo che ha guadagnato lo 0,25% grazie ai rialzi dei titoli delle società orientate all'export internazionale, sostenuti dal deprezzamento dello yen. Sugli altri listini della regione, invece, ha prevalso il timore che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse prima del previsto. Del resto, gli ultimi dati macro sono stati positivi e gli aggiornamenti di questa settimana dovrebbero mostrare un nuovo calo delle richieste per i sussidi di disoccupazione e una crescita delle vendite al dettaglio. Ma, dicono gli analisti, un innalzamento dei tassi di interesse potrebbe far ripiombare il paese in recessione.

Apple trascina al ribasso l'indotto
Le Borse di Shanghai e Hong Kong hanno chiuso rispettivamente a -0,35% e a -1,82% per effetto della cattiva intonazione del comparto minerario, penalizzato dal calo del prezzo delle materie prime, e dal negativo andamento delle società dell'high-tech e in particolare quelle operative nell'indotto della telefonia mobile, che hanno subito il negativo andamento di Apple alla vigilia della presentazione dei suoi ultimi prodotti (iPhone 6 e iWatch).

Avvio contratto di Eurolandia che continua a soffrire le incertezze relative alla crisi in Ucraina e alla possibile fine della politica accomodante da parte della Fed. I capi di governo dell’Unione europea si preparano per la riunione che deciderà nuove sanzioni ai danni della Russia. Le variabili che potrebbero incidere sul prossimo andamento dei listini sono numerose, dicono gli analisti, e un atteggiamento prudente da parte degli investitori è del tutto ragionevole.

Fiat sugli scudi 
A Milano il Ftse Mib apre sopra la parità grazie ai rialzi delle utility Enel, Enel Green Power e A2a. Partenza sprint per Fiat, che segna +2,2% sulla scia dell’annunciata risoluzione del rapporto tra Luca Cordero di Montezemolo e la Ferrari. A sostituirlo alla carica di Presidente del Cavallino rampante sarà dal 13 ottobre Sergio Marchionne. In difficoltà Mediaset e Yoox. Sul fronte del debito sovrano, invece, si registra la risalita dello spread. Il differenziale tra i Btp decennali e i pariscadenza tedeschi è ora attorno ai 142 punti base. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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