Le Borse ci riprovano

Asia negativa dopo il dato Pmi cinese. L'Europa non si fa condizionare e tenta il rimbalzo. Tutti gli occhi sono su Telecom, coinvolta in un'operazione fra Telefonica e Vivendi in Brasile. 

Marco Caprotti 05/08/2014 | 09:41
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Seduta negativa per le Borse dell’Asia. L’indice Msci della regione ha chiuso in calo dello 0,7% a causa del dato negativo sul Pmi cinese a luglio. In Giappone, complici le prese di profitto che hanno colpito il mercato dopo i guadagni delle ultime settimane, il paniere Nikkei ha terminato la seduta con una flessione dell'1%. In generale gli operatori non si preoccupano per il momento no delle piazze della regione e parlano di una fase di consolidamento dopo gli ultimi rally.

Ieri Wall Street ha chiuso sui massimi intraday trovando la spinta sul finale dopo aver oscillato per gran parte della seduta. Gli investitori considerano il mercato azionario ancora appetibile nonostante le incertezze sul fronte internazionale e i timori di un rialzo anticipato dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. 

Europa positiva
I listini europei aprono in rialzo in attesa dell'indice Pmi in Europa da cui si attendono indicazioni sullo stato dell'economia. A sostenere gli acquisti sono soprattutto i bancari dopo i conti del Credit Agricole. L'attenzione degli operatori, tuttavia, è per l'offerta di Telefonica sulla controllata brasiliana di Vivendi, Gvt, che coinvolge anche Telecom Italia. Il gruppo spagnolo cede l’1,29% dopo aver proposto 6,7 miliardi di euro per rilevare dalla francese Vivendi la sua controllata brasiliana Gvt. L’operazione coinvolge anche Telecom Italia dal momento che Telefonica ha proposto a Vivendi, qualora fosse interessata a una partecipazione stabile, di acquistare l’8,1% del capitale della società italiana. Il gruppo guidato dall'a.d. Marco Patuano cede il 4,28%. Per Telecom Italia, infatti, sembra naufragare a questo punto una possibile operazione fra Tim Brasil e Gvt.

Sul fronte dei governativi, avvio in lieve calo per lo spread tra i BTp decennali e i Bund di analoga durata. Il differenziale è indicato a 155 punti rispetto ai 156 del finale della vigilia. Il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali benchmark è indicato in avvio al 2,69% dal 2,7% del finale di lunedì.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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