Il giusto mix nelle pensioni

Storicamente le linee bilanciate sono quelle più longeve. Ma non sono tutte uguali. Negli ultimi anni, il rally dei mercati ha favorito le aggressive.

Azzurra Zaglio 27/06/2014 | 09:49
Facebook Twitter LinkedIn

I fondi pensione sono nati con portafogli bilanciati. Ecco perché le linee di investimento che hanno un mix di azioni e obbligazioni sono storicamente le più longeve in Italia. Sono anche state le prime a cui i lavoratori si sono rivolti quando le riforme previdenziali hanno ridimensionato l’assegno pubblico. 

Negli anni, l’offerta si è ampliata e articolata, parallelamente allo sviluppo dei fondi aperti, accanto a quelli negoziali. In termini di macro-categorie possiamo classificare le linee nel seguente modo:

  • azionarie che investono principalmente in azioni, quindi hanno una volatilità e rischiosità maggiore;
  • obbligazionarie, che al contrario impiegano per la gran parte obbligazioni;
  • garantite che offrono una garanzia di rendimento minimo e/o di restituzione del capitale versato al verificarsi di determinati eventi (ad esempio al momento del pensionamento);
  • bilanciate che diversificano tra azioni, obbligazioni e strumenti monetari: possono essere più o meno aggressive a secondo della percentuale di azioni e avere vincoli di asset allocation oppure essere flessibili.

 

Le ragioni del successo
Ad ogni linea corrisponde uno specifico profilo di rischio e rendimento. Ma perché quelle bilanciate sono state (nella maggioranza dei casi) le prime a essere state lanciate e quelle che negli anni hanno raccolto di più? Il merito risiede nel loro nome stesso, perché rispondevano e lo fanno tuttora a quell’esigenza tipica di un investimento a lungo termine e di investitori alle prime armi con la previdenza integrativa: ossia equilibrare rendimenti più elevati ma anche più rischiosi delle azioni, con quelli spesso contenuti ma meno volatili delle obbligazioni. Una linea bilanciata consente di ottenere una sorta di tranquillità, per non pendere mai troppo da un solo lato. Infatti, Christine Benz, direttore della finanza personale di Morningstar, motiva questo trend con il fatto che la capacità di rischio spesso non corrisponde con la tolleranza dello stesso e anche chi potrebbe scegliere soluzioni più esposte ai mercati (come i giovani), spesso non si sente in grado di fronteggiare la volatilità tipica dei listini.

I rendimenti nel 2013
Nel 2013, secondo i dati Covip, i risultati di gestione delle forme pensionistiche complementari sono stati, al netto dei costi, superiori al tasso di rivalutazione del Tfr; quest’ultimo, in flessione rispetto all’anno precedente, si è attestato all’1,7% per effetto dell’attenuazione delle spinte inflazionistiche. In particolare, i risultati migliori sono stati conseguiti dalle forme pensionistiche con una maggiore esposizione azionaria, sostenute dal buon andamento dei principali mercati azionari mondiali: l’Msci World index in euro, calcolato tenendo conto dei dividendi, è cresciuto del 21,9%. In termini di performance, le linee bilanciate hanno seguito a ruota quelle azionarie: per i fondi pensione negoziali hanno reso il 6,6% (contro il 12,8% delle azionarie); mentre per i fondi pensione aperti il rendimento è stato dell’8,3% rispetto al 16% dei comparti azionari.

Nella tabella qui sotto, si possono vedere nel dettaglio quali linee di fondi bilanciati sono andati meglio nell’orizzonte temporale di tre anni (il dato è annualizzato). Come si può notare, le linee bilanciate aperte e negoziali che hanno fatto meglio su tre anni sono quelle con un profilo aggressivo o moderato, ossia che hanno una maggior componente azionaria. Questo si spiega con il buon andamento delle Borse mondiali nel periodo considerato.

Costi a confronto
Qui sotto riportiamo i dati relativi ai costi delle diverse linee, secondo il rapporto Covip. La tabella riguarda i fondi aperti e i Pip (Piani individuali pensionistici), che sono stati i segmenti che hanno ricevuto più adesioni in termini di iscritti negli ultimi anni. I prodotti assicurativi risultano mediamente più costosi su tutte le linee comprese quelle bilanciate.

Fonte: Covip

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Azzurra Zaglio

Azzurra Zaglio  è stata Redattrice di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures