Nel corso del mese di aprile la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito è pari a 7 miliardi di euro. Il risultato, sostenuto da un importante effetto performance, porta il patrimonio a marcare un nuovo primato sopra la quota dei 1.405 miliardi, record storico. A dirlo sono le consuete statistiche mensili a cura di Assogestioni.
Sulla base dei dati preliminari (i report mensili costituiscono un’anticipazione delle informazioni, più complete, pubblicate nella mappa trimestrale), l’andamento positivo è generale, come dimostrano i 3,8 miliardi di entrate delle gestioni collettive, a cui però si sono affiancati i 3,2 miliardi raccolti dalle gestioni di portafoglio.
Voglia di flessibilità
Nel dettaglio dei fondi spiccano i deflussi (un pratica un miliardo di euro) registrati dai fondi monetari. Male anche i comparti bilanciati (-146 milioni) e i fondi hedge (-57 milioni). Superano invece i 3 miliardi di flussi netti i fondi flessibili, bene anche gli obbligazionari con 1,6 miliardi di raccolta e gli azionari (281 milioni).
Nell’universo dei fondi, da segnalare che i prodotti di diritto estero, che rappresentano il 70% del patrimonio totale, registrano in aprile entrate nette per 1,3 miliardi, molto meno dei comparti di diritto italiano, che registrano una raccolta netta superiore ai 2,5 miliardi.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.