Un risultato così non lo si vedeva da 16 anni. L’industria del risparmio gestito italiana ha infatti segnato in febbraio una raccolta netta positiva per 11,8 miliardi di euro, recuperando ampiamente i riscatti del mese precedente. Il patrimonio in gestione, dal canto suo, è salito a 1.362 miliardi. A dirlo sono le consuete statistiche mensili a cura di Assogestioni.
Sulla base dei dati preliminari (i report mensili costituiscono un’anticipazione delle informazioni, più complete, pubblicate nella mappa trimestrale), l’andamento positivo è generale, come dimostrano i 6,4 miliardi di entrate delle gestioni collettive, a cui però si sono affiancati i 5,3 miliardi raccolti dalle gestioni di portafoglio. In questo ambito, la vera differenza col mese precedente è stato il rimbalzo delle gestioni istituzionali, passate dai 6,4 miliardi persi in gennaio ai 4,8 miliardi raccolti in febbraio.
Flessibili sempre al top
Nel dettaglio dei fondi, a fare la parte del leone sono sempre i comparti flessibili, con oltre 4,3 miliardi di flussi netti in entrata. Bene anche gli obbligazionari (1,6 miliardi di raccolta netta), i comparti azionari (1.1 miliardi) e i bilanciati (205 milioni). Segnano deflussi invece i fondi monetari (731 milioni) e i fondi hedge (52 milioni in uscita).
Nell’universo dei fondi, i prodotti di diritto estero registrano nel mese entrate nette per quasi 5 miliardi di euro. Questi prodotti rappresentano il 69,8% del patrimonio totale. Ottimo mese anche per i fondi di diritto italiano, che registrano una raccolta netta che sfiora i 2 miliardi di flussi.
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