Dopo un 2013 da incorniciare, l’industria del risparmio gestito italiano archivia il primo mese dell’anno con 1,5 miliardi di euro di deflussi netti. In leggera salita il patrimonio, a 1,33 miliardi. A dirlo sono le consuete statistiche mensili a cura di Assogestioni.
Sulla base dei dati preliminari (i report mensili costituiscono un’anticipazione delle informazioni, più complete, pubblicate nella mappa trimestrale), l’andamento positivo è da attribuire in primo luogo ai 6,4 miliardi di uscite dalle gestioni di portafoglio istituzionali, che hanno oscurato l’ottimo risultato dei fondi comuni (3,9 miliardi di raccolta netta) e i 995 milioni raccolti dalle gestioni di portafoglio retail.
Boom dei flessibili
Nel dettaglio dei fondi, a fare la parte del leone sono stati i comparti flessibili, con oltre 3,5 miliardi di flussi netti in entrata. Bene anche i bilanciati (1,2 miliardi di raccolta netta) e gli azionari (728 milioni). Segnano deflussi invece i fondi a reddito fisso (944 milioni), i monetari (466 milioni) e i fondi hedge (92 milioni in uscita).
Nell’universo dei fondi, i prodotti di diritto estero registrano nel mese entrate nette per 1,8 miliardi di euro. Questi prodotti rappresentano il 69,7% del patrimonio totale. Ottimo mese anche per i fondi di diritto italiano, che registrano una raccolta netta addirittura migliore con oltre 2 miliardi di flussi.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.