Borse deluse da utili e prezzi

New York negativa. Pesa la trimestrale al di sotto delle attese di JP Morgan. I tecnologici e le valutazioni dell’equity frenano l’Europa. Milano segna –1%. Giù Yoox e alcune popolari. Gli analisti spingono Exor. Vola Mps.  

Marco Caprotti 11/04/2014 | 17:46
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Wall Street sta viaggiando con il segno meno, anche se i cali per ora sono più contenuti rispetto a ieri. Un buon dato sui prezzi alla produzione, anche se allenta le preoccupazioni su un livello di inflazione eccessivamente basso negli Stati Uniti, non è sufficiente a convincere i trader ad acquistare. Pesa soprattutto la delusione per la trimestrale al di sotto delle stime di JP Morgan Chase.

Europa negativa
Nel Vecchio continente, seduta negativa per i listini di Eurolandia, penalizzati dallo scivolone del comparto tecnologico all’indomani del -3% segnato dal Nasdaq. In generale, comunque, sono le valutazioni dell’equity della regione che non piacciono agli operatori, soprattutto alla luce degli utili previsti.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1%, è stata una seduta pesante per Yoox (dopo il rally dei giorni scorsi) e per Bpm, in attesa dell’assemblea sulla governance di domani. Male Mediaset, dopo la notizia che Prisa ha collocato sul mercato il 3,7% di Mediaset Espana, a un prezzo di 8,08 euro per azione, contro gli 8,401 della chiusura di ieri. In discesa anche Bper dopo che il presidente, Ettore Caselli, in un’intervista a Il Sole 24 Ore alla vigilia della riunione degli azionisti, non ha escluso un aumento di capitale. Positiva Exor, che si avvicina al nuovo target price fissato da Ubs a 33 euro (dal precedente 30 euro). Un valore che tiene conto anche del recente upgrade di Fiat-Chrysler (buy e obiettivo di prezzo a 10 euro). In cima al listino due banche: Mps che con una volata finale mette a segno un +6% (con scambi altissimi, pari al 5% del capitale) dopo la debacle della vigilia e Ubi Banca (+1,4%). 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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