Bmw prima al traguardo grazie agli emergenti

La casa automobilistica tedesca fa meglio dei competitor grazie alla supremazia nelle regioni in forte espansione e in particolare in Cina. Le attuali quotazioni di mercato, però, sono in linea con il nostro prezzo obiettivo. 

Francesco Lavecchia 08/04/2014 | 10:56
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Bmw batte la concorrenza grazie alla forza dei suoi marchi, alla superiorità tecnologica che i consumatori riconoscono alla sua produzione e al forte posizionamento sui mercati emergenti. Negli anni tra il 2007 e il 2009 le vendite di auto del gruppo tedesco in Nord America hanno superato quelle dei concorrenti pur registrando -8,9% nel 2008 e -18,3% nel 2009. Nello stesso periodo, però, i ricavi della casa automobilistica hanno segnato +1,4%, +2,1% e 2,8%, a dimostrazione di come l’azienda riesca a manovrare il prezzo di vendita delle sue autovetture facendo leva sulla riconoscibilità e sulla forza dei brand Bmw, Mini e Rolls-Royce.

Numero uno in Cina
Il suo focus sui segmenti lusso, extra-lusso e premium, inoltre, le permette di ricavare margini di profitto sensibilmente superiori alla media del settore e di essere meno colpita dal calo dei consumi. Il gruppo tedesco è uno dei meglio posizionati sui mercati emergenti ed in particolare in Cina, dalla quale ricava circa il 19% del suo fatturato complessivo. Questo le consentirà di beneficiare in futuro del trend positivo dei consumi di alta gamma in paesi come India, Russia, Brasile e nella stessa Repubblica Popolare Cinese, dove la popolazione appartenente alla classe media è in costante crescita. Bmw gode inoltre di una solidità finanziaria invidiabile.

Ha un basso livello di indebitamento e la liquidità generata dalla sua attività operativa le permette di finanziare lo stacco dei dividendi per i suoi azionisti. Il rischio maggiore, comune del resto a tutte le case auto, è quello legato al sovradimensionamento della produzione, aggravato dal forte calo della domanda di veicoli specie nel Vecchio continente. Questo problema è destinato ad aggravarsi nei prossimi anni (dato che le società costruttrici saranno costrette ad aumentare la loro offerta per essere presenti sui mercati in espansione) e minaccia di comprimere ulteriormente i margini di profitto del settore.

Le previsioni degli analisti
Il piano industriale della casa tedesca prevede per il 2016 la vendita di oltre due milioni di autovetture e un livello di Ebit (Utile prima delle imposte e della gestione finanziaria) tra l’8% e il 10%. I nostri analisti ritengono che Bmw sia in linea con la sua tabella di marcia e prevedono per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 4% e un margine operativo attorno all’8%. La nostra valutazione del titolo, pari a 90 euro per azione, risulta però leggermente inferiore alle attuali quotazioni di mercato. Per questo la raccomandazione dei nostri analisti è quella di mantenere un atteggiamento prudente sul titoli in attesa di un suo ulteriore deprezzamento.

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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