Seduta negativa per i listini asiatici dove continuano a prevalere le prese di profitto. I rialzi registrati nei giorni scorsi hanno fatto salire le quotazioni su livelli molto alti e ora gli operatori passano ad incassare i benefici accumulati. In generale ribasso tutti i settori, sulla scia del negativo andamento di Wall Strett dove il Dow Jones ha perso l’1,02%. Tokyo ha ceduto oggi l'1,36% per effetto del nuovo rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro e della decisione della Bank of Japan di non stimolare ulteriormente l'economia con una maggiore iniezione di liquidità.
Positive le Borse cinesi. Hong Kong ha guadagnato lo 0,92% e Shanghai, dopo la sosta di ieri per festività, ha segnato +1,92%. Il Governo di Pechino sembra pronto a correre ai ripari per centrare l'obiettivo di crescita al 7,5% e gli operatori iniziano a speculare sull'adozione di nuove misure per spingere l'economia del Dragone.
Sale lo spread
Avvio contrastato per i listini di Eurolandia che, almeno in partenza, non sembrano farsi condizionare dall’esito negativo delle contrattazioni sui mercati asiatici e dalle nuove tensioni in Ucraina, dove altre città nell’Est del paese manifestano per ottenere la possibilità di essere annessi alla Federazione Russa. Piazza Affari parte bene ma poi scivola a -0,27%.
Nel giorno in cui il Governo si appresta a licenziare il Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria), partono contrastati i titoli del comparto finanziario, con Unicredit e Intesa Sanpaolo a guidare i rialzi, mentre prevalgono le vendite su Banco Popolare e Banca Mps. Enel sale a +0,83%. In calo Tod’s. Brusca risalita dello spread che supera i 168 punti base. Il cambio euro-dollaro resta stabile a quota 1,372.
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