Ultime dai mercati

L’Europa cavalca i dati macro tedeschi. Milano guadagna l’1,57%. Bene il lusso dopo i conti di Prada. Tengono le banche. Le immatricolazioni pesano su Fiat. New York punta sulle fusioni ma è preoccupata per i tagli alla spesa pubblica. 

Marco Caprotti 19/02/2013 | 17:49
Facebook Twitter LinkedIn

Le Borse provano a ripartire. Wall Street sta viaggiando al rialzo, anche se prevale la prudenza. Gli operatori da un lato ritrovano fiducia nelle attività di fusione e acquisizione e dall’altro guardano con preoccupazione alle conseguenze dell’entrata in vigore di tagli automatici alla spesa (chiamati sequester). Se il Congresso non troverà un accordo, la ripresa economica potrebbe subire un rallentamento e migliaia di licenziamenti potrebbero scattare nel settore pubblico. Il presidente, Barack Obama, è intervenuto duramente sulla questione con un discorso dalla Casa Bianca. Il sequester, ha detto, non aiuterà l’economia e non creerà posti di lavoro. Il presidente ha aggiunto che quando nel 2011 è stata approvata la legge che riconosceva il sequester nell’ambito dell’accordo per alzare il tetto del debito questa “non era stata pensata per mettere a repentaglio l’economia” ed è “sconcertante” che il Congresso possa lasciare che i tagli automatici scattino.

Sul fronte societario, Office Depot e Office Max hanno aperto in forte rialzo: le due società attive nel settore degli articoli per ufficio potrebbero annunciare nel corso di questa settimana una fusione. Google, intanto, ha per la prima volta sfondato la soglia degli 800 dollari per azione, fissando il massimo storico intraday a 803,58 dollari per azione. Il titolo, che negli ultimi 12 mesi ha guadagnato il 30%, sfrutta il momento negativo che stanno attraversando alcune sue concorrenti.

Europa positiva
L’apertura positiva di Wall Street ha dato una spinta in più ai listini del Vecchio continente che hanno chiuso con il segno più. A trainare le Borse di questa parte dell’Atlantico sono state, in particolare, le prospettive ottimistiche sull’economia tedesca, che potrebbe rimbalzare rapidamente dopo un quarto trimestre 2012 in calo. L’indice Zew sulle aspettative economiche è salito da 31,5 a 48,2 punti a febbraio, sopra le attese degli economisti (35) e segnando i massimi da aprile 2010.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,57%, bene il lusso, dopo i buoni conti presentati da Prada. In recupero il comparto bancario. In discesa Fiat a causa dei dati deludenti sulle immatricolazioni in Europa. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures