Ultima chiamata per investire in Europa

Le valutazioni azionarie del Vecchio continente sono sempre più care, ma è ancora possibile trovare titoli di qualità scambiati a prezzi convenienti. Ecco quali. 

Francesco Lavecchia 11/04/2017 | 09:19
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Stock europee sempre più costose. Da inizio anno i listini del Vecchio continente hanno guadagnato quasi il 5% (indice Msci Europe in euro aggiornato al cinque aprile 2017) facendo lievitare le quotazioni azionarie. Il Morningstar Market Barometer (clicca qui) mostra come le ultime occasioni di investimento siano nei settori healthcare e telecom.

Salute in saldo
All’interno del comparto salute, che dopo il +2,8% guadagnato nell’ultimo mese ha visto salire il rapporto Prezzo/Fair value medio da 0,92 a 0,93, GlaxoSmithKline (GSK) e Bayer sono tra quelle società che riescono a combinare un elevato vantaggio competitivo e prezzi di mercato ancora convenienti.

GSK ha un portafoglio marchi molto ampio e ben diversificato che comprende, insieme al segmento farmaci, anche quello dei vaccini e dei beni di consumo. I diritti di brevetto legati a questi farmaci garantiscono premium price generosi mentre le elevate economie di scala consentono di ammortizzare i costi fissi di gestione. Questo si traduce in una redditività del capitale superiore alla media (Economic moat) e in flussi di cassa che vengono reinvestiti nella ricerca di nuovi farmaci.

I dati dell’ultimo trimestre hanno confermato la bontà della strategia intrapresa dal management: il buon posizionamento nei segmenti vaccini e beni di consumo ha permesso all’azienda di sopperire al calo delle vendite del suo farmaco di punta (Advair, per la cura dell’asma), causato dalla concorrenza dei generici, e di essere in prima linea per sfruttare la crescita della domanda nei paesi emergenti. "A nostro avviso il mercato sottovaluta le potenzialità di crescita dell’azienda e sconta il titolo del 15% rispetto al fair value pari a 19,50 sterline (report aggiornato all’otto febbraio 2017)", dice Damien Conover analista azionario di Morningstar.

Bayer deve il suo Moat alla forte posizione di vantaggio all’interno dei segmenti pharma e di quello delle sementi agricole. Nel primo vanta un ampio portafoglio prodotti e l'elevata quota dei farmaci biologici le garantisce una maggiore protezione dalla concorrenza dei generici. Nel secondo, invece, riesce a sfruttare i grossi investimenti in ricerca e sviluppo.

Nei prossimi cinque anni gli analisti prevedono un progresso medio 4,4% dei ricavi e un sensibile miglioramento del margine operativo (dal 9,3% al 27%). Tali dati non tengono conto della possibilità, reale, che Bayer perfezioni l’acquisto di Monsanto. “Il gruppo americano, che è molto esposto al business delle sementi OGM, potrebbe beneficiare della riabilitazione scientifica dei semi geneticamente modificati e ritornare a crescere in questo comparto dopo una brusca frenata delle vendite”, dice Jeffrey Stafford analista azionario di Morningstar. “L’eventuale acquisizione garantirebbe a Bayer la possibilità di rafforzare questo segmento e di sfruttare il forte posizionamento dell’azienda statunitense, ma il mercato sconta il titolo del 15% rispetto al fair value che è pari a 126 euro” (report aggiornato al 17 marzo 2017).

Dove investire tra i telefonici 
Il comparto telecom ha guadagnato circa il 5% nell’ultimo mese salendo a 0,93 nel rapporto Prezzo/Fair value medio dei titoli telefonici. All’interno del settore scarseggiano le occasioni e SFR è una delle poche aziende che riescono ad unire un Moat elevato e un prezzo di mercato conveniente.

La compagnia telefonica francese riesce a generare rendimenti del capitale superiore alla media e in maniera continuativa nel tempo (Economic moat) grazie alle elevate economie di scala che le permettono di ammortizzare i costi fissi. Inoltre, la recente fusione con Numericable permetterà al gruppo di realizzare l’integrazione dei servizi di telefonia fissa, mobile, internet e TV via cavo verso la quale tendono tutti i maggiori operatori del settore. 

In base alle stime degli analisti l’azienda continuerà a soffrire nei prossimi due anni per poi risalire gradualmente la china. Il mercato sembra pesare molto, nelle sue valutazioni, la contrazione delle vendite nel breve periodo, mentre sottovaluta il forte miglioramento del margine operativo che passerà dal 9,5% del 2015 al 25,9% del 2020. Il titolo, dunque, è scambiato a sconto di oltre il 20% rispetto al fair value che è pari a 37 euro (report aggiornato al nove marzo 2017).

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Bayer AG28,57 EUR1,93
GSK PLC1.761,00 GBX1,59Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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