Etf Deutsche Bank, niente paura

I replicanti targati db X-trackers non dovrebbero risentire delle difficoltà della casa madre. Morningstar ha analizzato i possibili scenari e i risultati sono soddisfacenti.

Morningstar ETF Analysts 07/11/2016 | 11:04
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Dati i recenti problemi di Deutsche Bank, abbiamo ricevuto una serie di richieste di informazioni da parte degli investitori sugli Etf db x-trackers. La maggior parte dei dubbi riguardano la struttura di questi fondi passivi quotati, in particolare il ruolo che Deutsche Bank svolge come controparte swap nel caso di replica sintetica.

Il team di analisti di Morningstar conduce regolarmente un’ampia due diligence su tutti i principali emittenti di Etf. Al fine di rispondere alle preoccupazioni degli investitori, abbiamo recentemente parlato con db X-trackers per ottenere qualche chiarimento in più. In generale, siamo soddisfatti delle pratiche di gestione degli Etf sintetici emessi da db X-trackers, le quali rientrano nella norma dell’industria.

Struttura legale
Gli Etf db X-trackers sono fondi Ucits emessi da Deutsche Asset Management (Deutsche AM), la divisione di asset management di Deutsche Bank AG.

Questi replicanti sono nati nel 2007, quando l'azienda era parte della divisione Corporate Banking & Securities di Deutsche Bank. Nel 2012, db X-trackers è diventato una parte di Deutsche AM. Anche se Deutsche Bank rimane la controparte swap principale per gli Etf sintetici db X-trackers, va sottolineato che la banca d'investimento e le divisioni di asset management sono entità giuridiche distinte.

Conversione vero la replica fisica in corso
È importante sottolineare che non tutti i fondi passivi quotati targati db x-trackers sono a replica sintetica. Nel 2014, db x-trackers ha iniziato il processo di conversione di alcuni Etf dal sintetico al fisico, e il processo è ancora in corso. La scelta di replica viene effettuata caso per caso, a seconda di quella che viene considerata l’opzione più efficiente.

Secondo i dati Morningstar a fine settembre 2016 il 56% del patrimonio in gestione era detenuto da strumenti a replica fisica. In termini di numero di Etf, questo rappresenta il 42% del totale dell’offerta db X-trackers, composta da circa 200 fondi.

Introduzione di molteplici controparti swap
Il 2016 ha visto l'introduzione di un cambiamento importante nella gestione degli Etf sintetici db X-trackers. L’azienda ha aperto a un modello “multi swap”. Questo significa che banche diverse da Deutsche Bank saranno eleggibili come fornitrici di swap. Tra le banche che già forniscono questo servizio troviamo Goldman Sachs, HSBC, Société Générale e Morgan Stanley.

Attualmente, solo un piccolo numero di Etf opera sotto una struttura di “multi swap”. Tutti hanno un'esposizione ai mercati azionari. Tuttavia, db X-trackers prevede di implementare il modello a un numero maggiore di replicanti in un prossimo futuro.

Misure per mitigare il rischio di controparte
Db x-trackers utilizza due modelli per la sua gamma di Etf sintetici: lo swap unfunded e lo swap fully-funded. Clicca qui per leggere le differenze tra i due metodi.

Le regole Ucits limitano l'esposizione al rischio di controparte al 10% del Nav del fondo in qualsiasi momento. Tuttavia, la maggior parte delle società applicano soglie più severe. Nello specifico, db X-trackers ha una politica generica di reset dello swap a zero quando l'esposizione alla controparte raggiunge il 5% del Nav e / o ogni volta che c'è la creazione o il rimborso di quote dell’Etf. db x-trackers ha confermato a Morningstar che spesso i loro Etf raggiungono un'esposizione netta allo swap azzerata o anche negativa alla fine di ogni giornata, il che significa che i fondi sono interamente garantita, o a volte anche “sovracollateralizzati”.

Il report completo è disponibile su Direct.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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