Le Borse preferiscono la prudenza

Europa contrastata. Le trimestrali mostrano luci e ombre, ma pesano gli ultimi dati macro della Cina. A Milano sono deboli le banche. Restano accesi i fari su Telecom. New York prudente in attesa di nuove indicazioni dalla congiuntura. 

Marco Caprotti 02/11/2015 | 13:12
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Prosegue in maniera contrastata la seduta delle Borse europee. Gli investitori hanno sposato un atteggiamento cauto, mentre stanno analizzando i conti trimestrali usciti nei giorni scorsi. Dati a luci e ombre. In più il rallentamento dell'economia cinese continua a destare preoccupazione: questa mattina è emerso che l'attività manifatturiera ha subito una contrazione anche nel mese di ottobre, sebbene meno pronunciata rispetto a settembre. La guardia rimane alta anche in Turchia, dopo il risultato elettorale che ha visto vincere il premier Recep Tayyp Erdogan.

A Piazza Affari rimane sotto la lente Telecom Italia, che dopo un avvio in netto calo ha virato al rialzo. Gli investitori si interrogano sulle mosse di Xavier Niel, l'imprenditore proprietario di Iliad che nei giorni scorsi si è portato oltre il 15% del capitale della compagnia. Non è chiaro se agisca da solo o di concerto con altre controparti e con la stessa Vivendi, sebbene questa ipotesi sia stata esclusa dall'ad del gruppo, Marco Patuano, e da fonti prossime al gruppo francese. Corrono le Snam dopo la revisione al rialzo del giudizio da parte di Mediobanca (da 'neutral' a 'outperform'). In più sale l'attesa per le decisioni dell'Authority in materia di tariffe. Ben impostate anche le Mediaset. Anima, nel giorno del debutto nell'indice Ftse Mib al posto di Pirelli, scivola. Sono deboli le azioni delle banche. Fuori dal paniere principale Poste Italiane guadagna. I titoli, però, rimangono sotto il prezzo di collocamento di 6,75 euro.

New York nervosa
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna dell’incertezza. La settimana si profila ricca di dati macro. Oggi è atteso quello dell’indice Ism sul manifatturiero, ma il più importante è in calendario venerdì: quello sul mercato del lavoro di ottobre.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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