Le Borse dicono grazie a Pechino

I dati macro cinesi e alcune operazioni societarie spingono Wall Street. L’Europa approfitta anche delle buone notizie arrivate dal fronte bancario portoghese. Milano guadagna il 3,17%. Bene gli istituti di credito e GTech. Deboli Roma e Juve. 

Marco Caprotti 16/07/2014 | 17:42
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Wall Street sta viaggiando con il segno più. Merito dei dati macro migliori delle attese arrivati dalla Cina e di un accordo fra Apple e Ibm per la creazione di App per la clientela business. Da segnalare, poi, il balzo sul listino di Time Warner, che ha ricevuto e respinto l’offerta d’acquisto da 80 miliardi di dollari di Twenty-First Century Fox, il gigante dei media guidato da Rupert Murdoch. Tutti elementi che riportano l’ottimismo sulle possibilità di crescita economica e aziendale e che spingono i trader a ignorare dati congiunturali poco entusiasmanti. Come quelli sulla produzione industriale e sui prezzi alla produzione a giugno in Usa che sono cresciuti, ma meno delle stime.

Europa positiva
Le buone notizie arrivate dall’Asia hanno dato una spinta anche al Vecchio continente, dove gli indici di Eurolandia hanno chiuso con il segno più. A dare una mano sono state anche le notizie arrivate dal Portogallo sulla possibile soluzione dei guai finanziari del Banco Espirito Santo, che hanno tenuto in apprensione i mercati nei giorni scorsi. Gli investitori ne hanno approfittato per riacquistare un po’ di titoli finanziari di cui si erano liberati.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +3,17%, è stata una seduta positiva per le banche. In salita anche le azioni Gtech, nel giorno in cui la società ha annunciato il progetto di fusione con l'americana Igt, da cui nascerà un colosso nel gioco da oltre 6 miliardi di dollari di fatturato. E’ andata di corsa Telecom, mentre gli operatori parlano di un possibile riassetto nel segmento delle Tlc che potrebbe interessare anche il gruppo italiano. Debole il settore del calcio. La Roma non ha convinto gli investitori con l’acquisto di Juan Manuel Iturbe. La Juventus, invece, paga in Borsa la sostituzione dell’allenatore Antonio Conte con Massimiliano Allegri. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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