Dopo i rialzi le Borse scelgono la cautela

I dati macro Usa sono contraddittori. In Europa scivolano auto e banche.

Marco Caprotti 18/02/2010 | 17:15
Facebook Twitter LinkedIn

Dopo tre sedute al rialzo, gli investitori internazionali hanno deciso di muoversi con cautela. Una scelta dettata dai dati macroeconomici contradditori della giornata e da alcune trimestrali pesanti.

Wall Street a metà giornata sembra essere salita sull’altalena. Le ultime notizie sul fronte del lavoro in Usa dicono che settimana scorsa le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di 31mila unità a 473mila mettendo un nuovo punto interrogativo sui tempi della ripresa dell’economia. Una parziale – ma non del tutto convincente – risposta è arrivata dall’indice del Conference Board (un indicatore che dà la direzione dell’economia in un arco temporale che va dai tre ai sei mesi) che a gennaio è salito dello 0,3% dopo la crescita dell’1,2% (rivista) di dicembre. Ogni incremento segnala fasi di espansioni della congiuntura.

Mentre gli americani si interrogano, l’Europa, dopo aver passato buona parte della seduta col segno meno, nel finale si è spostata sopra la parità. Ha pesato, comunque, il comparto auto dopo i conti 2009 di Daimler. La casa tedesca ha registrato perdite per 2,6 miliardi e annunciato l’azzeramento del dividendo. Scivolano anche le banche, che risentono del tonfo di Société Générale dopo i conti 2009. L’istituto ha annunciato un calo dell’utile netto 2009 a 678 milioni da 2,01 miliardi nel 2008.

Anche a Milano, dove l’indice Ftse Italia All Share ha segnato 0,19% e il Ftse Mib lo 0,16%, si è seguito il copione europeo. Fra i più tartassati, quindi, ci sono stati gli istituti di credito. In crescita Eni, dopo che gli investitori hanno ignorato il giudizio degli analisti di Ing, che hanno tagliato il target price a 20,4 euro dai precedenti 21. Sale anche Generali, dopo che gli analisti di MainFirst hanno avviato la copertura sul titolo con raccomandazione buy (acquistare) e un obiettivo di prezzo a 22,4 euro.

In Asia, la Borsa di Tokyo ha terminato la seduta in leggero rialzo dello 0,28%, sostenuta dall'indebolimento dello yen nei confronti del dollaro, con gli investitori che mostrano prudenza dopo il balzo della vigilia, nonostante la pubblicazione di dati Usa superiori alle attese. L'indice Nikkei ha guadagnato 28,86 punti a 10.335,69, livello più alto in chiusura da due settimane, e l'indice Topix lo 0,01% a 904,73 punti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures