Le tre ricette Covip per il rilancio della previdenza

Solo un lavoratore dipendente su quattro ha aderito ai fondi integrativi. Per Scimìa, occorre diffondere la cultura previdenziale, a partire dalle fasce più giovani. Facoltà di ripensamento e fiscalità sono gli altri elementi su cui fare leva.

Maria Grazia Briganti 25/06/2008 | 16:12
Facebook Twitter LinkedIn
La previdenza complementare in Italia ha subito una battuta di arresto. Nella relazione annuale sull’attività della Covip e lo stato della previdenza complementare in Italia, il Presidente della Commissione Luigi Scimìa ha fatto il punto sui numeri e le tipologie degli aderenti alla previdenza integrativa e si è detto preoccupato sul rallentamento registrato nei primi mesi del 2008, dopo l’accelerazione del 2007.

Secondo i dati Covip, sono 4,7 milioni i lavoratori iscritti a forme pensionistiche complementari, 3,5 milioni dei quali sono dipendenti del settore privato, su un bacino potenziale di oltre 12 milioni di lavoratori. In sostanza, solo un dipendente su quattro ha scelto di aderire alla previdenza integrativa, con una forte sperequazione in termini di età.

class="articleAD">

I numeri dei nuovi iscritti con meno di 35 anni sono infatti ancora esigui: il loro peso sugli aderenti è inferiore di tre punti percentuali al peso che hanno sul totale degli occupati. Secondo la Covip, bisogna educare i cittadini a compiere scelte di lungo periodo, soprattutto all'interno delle fasce più giovani, che ancora non hanno chiaro il proprio bisogno di previdenza e che rischiano di pagare il prezzo più alto di una tardiva adesione.

Tra le proposte della Commissione al Governo per rilanciare la previdenza integrativa, vi è quella della riduzione della tassazione dei rendimenti, oggi all’11%. In particolare per i giovani, spiega Scimìa "potrebbe essere utile un sistema di parziale detrazione dei contributi versati", almeno nei primi anni di partecipazione.

E soprattutto, la Commissione propone di introdurre la possibilità di “ripensarci” che consentirebbe al lavoratore di superare la percezione negativa di restare bloccato in una scelta che potrebbe non rivelarsi adeguata e di non avere a disposizione le somme conferite ai fondi pensione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures