Raiffeisen Azionario Eurasia

Cinque stelle di rating sui diversi orizzonti temporali, il fondo investe sui Paesi emergenti, ad eccezione dell'America Latina. La selezione è stata premiante nel corso degli ultimi 3 anni, ma a gennaio ha perso posizioni e subito una forte correzione.

Maria Grazia Briganti 14/02/2008 | 10:20
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Non è un classico fondo Paesi emergenti, ma neanche un fondo BRIC, perché a differenza dei concorrenti, il fondo, di diritto austriaco, esclude dagli investimenti il Brasile e qualunque altro paese dell’America Latina.

La selezione effettuata dal team di gestione guidato da Mark Monson è concentrata sui tre grandi mercati emergenti, la Russia, la Cina e l’India, ciascuno pesato per il 30% del portafoglio, ai quali si aggiunge la Turchia per un massimo del 10%. Una possibilità ampiamente sfruttata dal gestore che, nel corso del 2007, ha beneficiato della corsa del mercato turco puntando soprattutto sul comparto bancario.

Nel cors

o degli ultimi tre anni il fondo ha progressivamente migliorato il proprio profilo di rischio - rendimento, sovraperformando la media dei concorrenti di oltre 15 punti percentuali, grazie al sovrappeso e alla selezione sul mercato indiano, mentre è stata più cauta l’allocazione in Russia.

Il 2008 è invece iniziato con una profonda correzione e il fondo ha ceduto il 18% a gennaio e perso posizioni all’interno della categoria, sprofondando nel 99esimo percentile. Tuttavia, è bene ricordare che la volatilità accentuata è una caratteristica che contraddistingue questo tipo di prodotti e che l’orizzonte temporale di valutazione non può essere inferiore ai tre-cinque anni.

Nel triennio il fondo ha evidenziato una deviazione standard superiore al 25%, più alta di quella media realizzata dalla categoria, e anche il valore dell’indicatore Beta, pari a 1,27, testimonia una volatilità più elevata rispetto all’indice di mercato. La presenza di un Alfa positivo e pari a 5,3 indica che la gestione è stata in grado di aggiungere valore all’investimento rispetto al rendimento realizzato dall’indice di mercato.

Il rischio di cambio con l’euro delle diverse valute in cui sono espressi gli investimenti non è di norma coperto, ma le dinamiche valutarie e le relative implicazioni sulle esportazioni e le economie nazionali e i conti societari sono tenute in considerazione dal gestore nel momento in cui vengono effettuati gli investimenti.

Nei prossimi anni, le economie di questi Paesi si manterranno solide e le società beneficeranno delle crescenti necessità di sviluppo delle infrastrutture, dell’aumento della domanda per consumi e del persistente aumento del prezzo delle materie prime.

Nel 2008 il gestore prevede una performance ancora più elevata di quella realizzata nel 2007 soprattutto per la Russia, grazie al traino fornito dal petrolio e dalle compagnie energetiche. Anche lo scenario cinese si conferma promettente e supportato dalla crescita economica che riceverà un nuovo impulso dai giochi olimpici che avranno luogo a Pechino.

Un livello commissionale in linea con la media dei concorrenti completa il buon profilo del fondo, che conferma le cinque stelle sui diversi orizzonti temporali, a meno che l’eccessiva volatilità e il proseguimento di questo trend di sottoperformance non continui a lungo pregiudicandone il posizionamento relativo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

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