Eni, la trimestrale darà nuova energia al titolo in Borsa?

I conti del secondo trimestre saranno pubblicati il 26 luglio. Intanto, la compagnia petrolifera annuncia un accordo con KKR per Enilive.

Fabrizio Guidoni 23/07/2024 | 14:29
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infografica settore energetico

Metriche chiave di Morningstar per il titolo Eni

Eni ENI

Analyst: Allen Good, CFA

 

Con i prezzi del petrolio che restano osservati speciali dei mercati complici le tensioni geopolitiche internazionali e i rallentamenti dell'economia a livello mondiale, c'è grande attesa per i risultati del secondo trimestre 2024 di Eni che saranno pubblicati il 26 luglio. Anche perché il titolo risulta ancora in sensibile ritardo rispetto al netto rialzo segnato da inizio anno da Piazza Affari. Per Eni, con la sua capitalizzazione vicino ai 47 miliardi di euro, la performance nel 2024 è infatti ancora dominata dal segno meno.

Prima ancora della trimestrale, si sono accesi i riflettori sul titolo Eni in Borsa, oggi 23 luglio, dopo l’annuncio che la compagnia petrolifera italiana ha firmato un accordo temporaneo di esclusiva con KKR, società di investimento internazionale, volto all'implementazione della fase di due diligence e al completamento della stesura della documentazione per la cessione di una quota di partecipazione in Enilive tra il 20% e il 25%, sulla base di una valutazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro. Al momento in cui scriviamo, il titolo guadagna lo 0,8% dopo una partenza più tonica in seguito all’annuncio dell’accordo.

Occhi sui conti di Saipem in attesa di Eni

Un paio di giorni prima del colosso petrolifero italiano, Saipem SPM, che è controllata da Eni con un patto parasociale con CDP Equity (12,50% ciascuna per un totale del 25%) e di cui Eni possiede un'ulteriore quota dell'8,69% ancora liberamente trasferibile, darà i propri numeri del secondo trimestre, contribuendo a dare visibilità alla dinamica dei numeri per l'intero 2024 di Eni.

Gli analisti di Barclays, in una nota diffusa nella prima parte di luglio in cui hanno alzato il prezzo obiettivo da 2,9 a 3,2 euro, confermando la raccomandazione "overweight", hanno descritto le proprie attese sulla trimestrale di Saipem in calendario per il 24 luglio. Gli analisti hanno stimato che nei tre mesi tra aprile e giugno 2024 il gruppo abbia conseguito ricavi per 3,216 miliardi di euro e un EBITDA di 299 milioni.

"Nonostante l'azione da inizio anno sia salita di oltre il 50%, sovraperformando il settore del 30%" si legge nel report diffuso il 10 luglio, per Barclays il titolo possiede un sostanzioso potenziale di rialzo rispetto agli attuali prezzi di Borsa. Gli esperti di Websim, che vedono il titolo inserito nel proprio "portafoglio long raccomandato", hanno diffuso negli scorsi giorni un aggiornamento su Saipem in cui hanno indicato che il consenso aggiornato di Bloomberg sui giudizi sul titolo registra 18 "buy", 6 "hold", 0 "sell", con prezzo obiettivo medio a 2,83 euro.

Cosa aspettarsi dalla trimestrale di Eni?

A fornire una sintesi su cosa aspettarsi dai conti di Eni ci hanno pensato tra gli altri gli analisti di Intesa Sanpaolo. In attesa della trimestrale gli esperti hanno confermato il giudizio "hold" e il prezzo obiettivo di 16,1 euro. Hanno anche sottolineato che i dati del secondo trimestre dovrebbero evidenziare un rallentamento dell'Ebit adjusted (utile rettificato) in quanto il miglioramento del settore Exploration & Production dovrebbe venire bilanciato dalla debole performance nel segmento donwstream e in Enilive.

In parallelo, le stime di Equita, che su Eni ha un giudizio "buy" con prezzo obiettivo 19,50 euro, evidenziano un atteso rallentamento del tasso di declino dell’utile netto a -26% annuale da -46% segnato nel primo trimestre del 2024. Questo risultato arriverebbe a seguito di una dinamica positiva del business upstream, supportato da prezzi del greggio e volumi in crescita in scia anche all’acquisizione di Neptune, che però risulterebbe più che compensata dal declino di redditività della divisione GGP (Global Gas & LNG Portfolio) zavorata da uno scenario meno favorevole.

La trimestrale farà ripartire il titolo in Borsa?

"Ci attendiamo - hanno scritto gli analisti di Equita - una performance debole nel downstream (raffinazione e chimica) mentre Enilive e Plenitude sono attese con una performance coerente con la guidance annuale. A livello di generazione di cassa, calcoliamo che la performance operativa sia in calo del 24% anno su anno, coerente con la variazione di utile netto". Nella loro analisi di preview sui conti hanno anche aggiunto di limare le stime dell'utile per azione del 2024 dell'1% come risultante di uno scenario meno favorevole sul downstream (raffinazione e chimica) e ipotizzando un prezzo del petrolio Brent medio 2024 a 85 dollari al barile da 80 dollari precedente.

Gli esperti si sono comunque sbilanciati nel segnalare di ritenere "che i risultati del secondo trimestre 2024 possano rappresentare un catalyst positivo per il titolo. Inoltre, il processo di gestione del portafoglio upstream e la strategia satellitare potrebbero generare un buon livello di cassa addizionale (8 miliardi di euro nel budget di Eni lungo l’arco di piano) già in un orizzonte di 18 mesi".

Le prospettive di Eni per l’intero 2024

Per capire quali prospettive potrebbe avere Eni nel medio e lungo periodo è di aiuto l'analisi di Allen Good, Director di Morningstar, contenuta in un report di approfondimento datato 23 maggio 2024. Nel suo studio Good ha condiviso una lettura su orizzonti oltre il breve periodo per il peso massimo italiano del settore Oil&Gas. In particolare, per il 2024 l'esperto ha scritto di mantenere una stima del valore equo per il titolo di 14,90 euro, dopo aver incorporato i risultati più recenti come la trimestrale sui primi tre mesi del 2024, i prezzi aggiornati al momento della stesura del report e le valutazioni dei cambi valutari, oltre alle linee guida più recenti rilasciate dalla società.

La stima del fair value parte da una valutazione di previsione di EBITDA per il 2024 pari a 19,6 miliardi di euro. In particolare, Good ha spiegato che nel modello usato per il calcolo del valore equo di Eni, il flusso di cassa scontato (DCF) ha preso come ipotesi prezzi del petrolio Brent di 84 dollari al barile nel 2024 e 79 dollari al barile nel 2025.

L'esperto ha anche tenuto a ricordare che Eni prevede un dividendo per l’intero anno 2024 di 1 euro per azione e un programma di riacquisto di azioni da 1,1 miliardi di euro, quindi con un aumento del dividendo rispetto agli anni precedenti, ma una diminuzione dei riacquisti di azioni.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Eni SpA14,01 EUR2,13Rating
Saipem SpA2,32 EUR0,52Rating

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Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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