La ripartenza di Stellantis trova forza nei numeri di Alfa Romeo

Sulla scia anche di prospettive rosee per Volkswagen, la scorsa settimana le quotazioni del gruppo automobilistico hanno guadagnato il 7,4% in Piazza Affari, battendo nettamente il Ftse Mib.  

Fabrizio Guidoni 07/03/2023 | 11:16
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L’avvio della nuova stagione di Formula 1 non ha galvanizzato l’attenzione su tutto il gruppo Stellantis. Ma se in questo periodo la pista non è amica, lo è invece il mercato azionario, dove le quotazioni della casa automobilistica hanno guadagnato la scorsa settimana il 7,4%. Un risultato che ha permesso alle azioni Stellantis di staccare anche l’insieme del gruppo dei titoli più importanti di Piazza Affari visto che il Ftse Mib si è limitato a un positivo ma più lento (+3,1%).

Ma qual è il “carburante” che sta spingendo il titolo in Borsa in questo periodo? Una miscela di fattori positivi, compreso l’effetto traino delle prospettive incoraggianti rilasciate da Volskwagen. Vediamo di analizzare meglio questi fattori.

In scia a Volskwagen
Tra i principali motori della recente crescita di Stellantis è come detto Volkswagen. Il gigante automobilistico tedesco ha fornito nel corso della settimana scorsa stime positive per il 2023. Non solo. Ha aumentato l'importo del dividendo, rafforzando l’interesse del mercato per il titolo di Francoforte. E come se non bastasse ha annunciato investimenti per almeno due miliardi di dollari in Usa per lo sviluppo di veicoli elettrici. Il tutto si è trasmesso sui prezzi che hanno così mostrato una decisa forza. Lo sprint di Volkswagen ha di fatto messo il turbo alle quotazioni a tutto il settore auto a livello europeo.

Sulla strada di una crescita elettrizzante
L’importanza del tema dello sviluppo di autoveicoli elettrici è stata confermata da Stellantis con l’annuncio di nuovi investimenti per un totale di 155 milioni di dollari in tre stabilimenti di Kokomo, Indiana, per la produzione di nuovi moduli di azionamento elettrico che consentiranno di alimentare i veicoli elettrici che saranno assemblati in nord America. L’investimento rientra nello sforzo del gruppo automobilistico di centrare l'obiettivo di coprire il 50% delle vendite negli Stati Uniti con veicoli elettrici a batteria entro il 2030. E non è tutto. Stellantis ha anche annunciato un investimento da 155 milioni di dollari in un progetto in Argentina, che darà un importante contributo al piano dell’azienda di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038.

Uno sprint nella crescita sostenibile grazie al nuovo green bond
L’impegno verso la sostenibilità di Stellantis in questo periodo non si limita a finanziare stabilimenti specializzati in veicoli elettrici ma riguarda anche i propri canali di finanziamento. La casa automobilistica ha infatti appena dato mandato a un pool di banche per l'organizzazione di un roadshow con gli investitori in vista del lancio del suo primo green bond, un titolo obbligazionario senior unsecured a 7 anni. Le banche incaricate sono Bnp Paribas e BofA in qualità di sustainability structuring coordinator assieme a Bbva, Commerzbank, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Mediobanca, Santander e UniCredit come joint bookrunner.

Anche a livello di operazioni straordinarie Stellantis sta ricoprendo un ruolo particolarmente attivo. Per quanto riguarda la Turchia ha stipulato un accordo con Koç Holding per il rafforzamento della joint venture Tofaş e il consolidamento del potenziale delle sue attività in Turchia attraverso l'efficiente offerta di prodotti e servizi best-in-class a clienti e partner. Inoltre, a seguito degli accordi vincolanti firmati nel primo semestre del 2022, Leasys e Free2move Lease consolideranno le loro attività per dare vita a una nuova società di mobilità specializzata nel leasing operativo multimarca, di cui Stellantis e Credit Agricole Consumer Finance acquisiranno ciascuno il 50% delle quote azionarie.

Effetto immatricolazioni
Tra le notizie più attese nell’ultimo periodo dal mercato a proposito di Stellantis hanno avuto un ruolo centrale i dati sulle immatricolazioni in Italia, Francia e Spagna relativi al mese di febbraio. L’attenzione dei grandi investitori si è concentrata sui numeri del mercato tricolore, tenuto conto la posizione di leadership di Stellantis. I dati, a caldo, non sono apparsi esaltanti per la casa automobilistica. A febbraio, in Italia il gruppo ha registrato una flessione delle immatricolazioni dello 0,87% a fronte di un rialzo del mercato del 17,5%.  In tale contesto, lo scorso mese le immatricolazioni di Stellantis sono diminuite dello 0,9% a 41.504 vetture, mentre nei primi due mesi del 2023 sono aumentate del 5,6% a 84.993 unità. Ma a livello di singoli marchi del gruppo ci sono state indicazioni anche incoraggianti. Alfa Romeo a febbraio ha immatricolato 1.757 unità (+172,4%), Jeep 6.247 (+32,8%), Citroen/Ds 5.249 (+1%), Fiat 15.306 (-4,74%), Lancia 2.457 (-36,85%), Maserati 261 (+103,9%), Opel 4.016 (-9,47%), Peugeot 6.472 (-6,62%).

Con il risultato di febbraio Alfa Romeo può dire di aver iniziato il 2023 registrando più del doppio delle immatricolazioni (+150%) nei mesi di gennaio e febbraio rispetto ai dati dell'anno precedente. Importante contributo è arrivato dal modello Tonale, che ha conquistato il primo posto tra i marchi Premium nel segmento dei Suv di Classe C.

Per gli analisti ora la strada in Borsa è più serena
I dati sulle immatricolazioni sono stati passati al setaccio dagli analisti delle case d’affari. In particolare, gli esperti di Websim hanno sottolineato che le immatricolazioni del mese di febbraio 2023 di Francia, Italia e Spagna (coprenti circa il 23% del gruppo) hanno mostrato una crescita del +15% su base annua a livello di mercato, favorita tecnicamente dalla bassa base di paragone, tenuto conto i problemi a livello di supply chain che avevano provocato fermi produttivi importanti da metà 2021 fino all’autunno 2022. “In questo contesto – spiegano gli analisti nel confermare il giudizio Neutrale con target price 17,40 euro - Stellantis ha riportato vendite sostanzialmente stabili a +1% su base annua, ma con mix positivo grazie alla performance di Alfa, DS e Jeep. Continua invece il calo nella quota di mercato che si attesa a 4 punti percentuali vs il 2022 e 9 punti versus il 2019”.

Gli analisti di Equita sim hanno preferito concentrarsi sulle immatricolazioni complessive del gruppo automobilistico, evidenziando di poter ritenere le immatricolazioni del mercato nel suo insieme in recupero, mentre Stellantis  è vista arrancare anche se gli analisti si attendono una ripresa in corso d'anno.. “Il recupero non sorprende – spiegano da Equita - anche perché da gennaio sono ritornati gli incentivi all'acquisto di nuove auto a basse emissioni. I primi dati dell'anno fanno ben sperare per un recupero dei volumi di mercato nell’intero2023, ma ribadiamo che il primo semestre beneficerà degli ordini inevasi dei mesi precedenti grazie al progressivo miglioramento dello shortage di componenti e dei problemi di logistica, mentre il secondo semestre sarà più sfidante. Ci aspettiamo che la sottoperformance di Stallantis in Europa (riteniamo penalizzata da lento recupero su logistica e shortage) venga progressivamente recuperata”. In ogni caso gli analisti di Equita hanno un giudizio Buy sul titolo con prezzo obiettivo a 20,5 euro, con conferma del rating a outperform.

Sul titolo Stellantis si è espressa anche Intesa Sanpaolo confermando la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 19,5 euro dopo le immatricolazioni di auto in Italia a febbraio. Secondo gli analisti il trend del mercato italiano è "in linea con le nostre attese": per gli esperti la "debole performance" del mese scorso non sorprende alla luce del fatto che "i volumi del gruppo sono ancora penalizzati da questioni logistiche che ci aspettiamo vengano risolte entro la fine del primo trimestre 2023".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Stellantis NV23,31 EUR0,73Rating
Volkswagen AG Vorz-Inhaber-Akt ohne Stimmrecht121,35 EUR0,04Rating

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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