DBRS Morningstar ha confermato il rating dell’Italia a BBB (high), con trend stabile. In una nota, l’agenzia precisa che “il miglioramento nella qualità del credito delle banche e la più moderata politica fiscale da parte del Governo mitigano i rischi sulla sostenibilità del debito, nonostante il permanere di un alto livello di incertezza politica e stagnazione economica”.
Il pericolo di un’uscita dell’Italia dall’Eurozona si è ridotto con la formazione del Conte bis, targato Pd-Cinquestelle, con conseguente restringimento dello spread (differenziale) tra titoli di Stato italiani e tedeschi, a beneficio delle finanze pubbliche (il costo per interessi, infatti, è diminuito). Tra gli investitori, dunque, è tornata un po’ di fiducia, grazie anche alle decisioni accomodanti della Banca centrale nelle ultime sedute presiedute da Mario Draghi e alla convinzione che la neo-presidente, Christine Lagarde, si muoverà in continuità con il predecessore.
DBRS Morningstar indica due fattori che potrebbero portare a revisioni al rialzo del rating:
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.