In Borsa vince il nervosismo

Europa negativa. Pesano le incertezze legate al debito greco e alle elezioni in Gran Bretagna. Milano va in controtendenza grazie alle banche e segna +0,80%. In salita anche Generali e Azimut. Deboli i titoli del Lingotto. New York attende i dati sul lavoro.

Marco Caprotti 07/05/2015 | 17:39
Facebook Twitter LinkedIn

Seduta negativa per la maggior parte delle Borse europee. Gli investitori continuano a guardare con apprensione all'evoluzione della crisi greca, mentre ad aumentare il clima di incertezza sono anche le elezioni politiche in Gran Bretagna di oggi, in cui si preannuncia un testa a testa tra Conservatori e Laburisti.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,80%, è stata salvata dai titoli delle banche. Bene anche Generali. Le azioni del Leone hanno approfittato del buon andamento del settore assicurativo europeo dopo l'ultima tornata di conti trimestrali. Azimut ha accelerato in seguito alla pubblicazione dei dati e delle stime 2015. In progresso Prysmian. La società ha beneficiato dei risultati del primo trimestre sopra le attese da cui sono emerse una buona crescita dei ricavi e un sensibile miglioramento della redditività. Male, invece, Saipem e Cnh. Giù Fca. Le quotazioni continuano a risentire del calo delle immatricolazioni in Brasile.

New York volatile
Wall Street viaggia in altalena. Gli investitori sono nervosi per il rapporto sull'occupazione di aprile che verrà diffuso domani in Usa. La fotografia del mercato del lavoro è contrastante con il dato Adp di ieri che ha deluso e con le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che invece viaggiano sui minimi di 15 anni. Il mercato giudica importante il rapporto, anche perché da esso potrebbero dipendere le mosse di politica monetaria della Federal Reserve, che sembra divisa su quando iniziare ad alzare i tassi di interesse. Ieri Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta, ha aperto la porta a una stretta a settembre. Oggi Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, ha ribadito che sarebbe meglio aspettare l'inizio del 2016.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2025 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures