Secondo i dati (preliminari) di Morningstar, nei primi tre mesi dell’anno il mercato europeo degli Etf ha incassato flussi netti per 30,8 miliardi di euro, il risultato trimestrale più alto di sempre. Il record precedente era di 17 miliardi raccolti nell’ultimo trimestre del 2008. In effetti, un tale risultato è più simile alle cifre finora segnate a livello annuale. Basti pensare che nel corso dell’intero 2014, etichetatto da tutti (e anche da me) come un anno fantastico per gli Etf, la raccolta netta totale in Europa è stata di 43,5 miliardi.
Guardando il risultato del primo trimestre del 2015, forse siamo stati tutti eccessivi nel giudizio sull’anno scorso. Tuttavia, questo trimestre potrebbe anche rivelarsi un singolo exploit difficile da ripetere. Eppure, dando uno sguardo anche alle nuove attitudini d’investimento negli Stati Uniti, dove molti investitori stanno stabilmente preferendo la replica passiva ai gestori attivi, ci si può legittimamente chiedere se questo possa essere solo il primo passo di una “nuova normalità” anche da questo lato dell’oceano.
Il patrimonio gestito dai replicanti europei a fine marzo ammonta a 462 miliardi di euro, il 21% in più rispetto ai 381 miliardi di fine 2014. Gli 80,7 miliardi in più sono il risultato combinato della raccolta netta (come detto 30,8 miliardi) e dell’effetto mercato (49,9 miliardi).
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