Borse, radar sulle Banche centrali

Europa positiva. La liquidità fornita dalla Bce aiuta gli acquisti. Milano segna +0,31%. Il piano industriale accende i riflettori su A2A. In progresso Mediaset e Anima. New York sale, mentre alla Fed si parla di un aumento dei tassi a giugno. 

Marco Caprotti 10/04/2015 | 17:45
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Borse europee in rialzo. Gli investitori sono stati ancora positivi sulle prospettive dei mercati, grazie alla liquidità che sta arrivando con il piano di stimolo della Bce iniziato a marzo.

 A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,31%, sono state ben intonate le A2A. Il mercato ha apprezzato il piano industriale presentato oggi alla comunità finanziaria che prevede in un quinquennio investimenti per 2,1 miliardi e il raddoppio della cedola nel 2019. In salita i titoli del risparmio gestito. In progresso Mediaset sull'ipotesi che la società faccia gola alla francese Vivendi. Fuori dal mercato principale, il focus è stato su Anima, dopo che Il Sole 24 Ore ha scritto che Mps potrebbe cedere la propria partecipazione del 10,3% del capitale a Poste Italiane. Ancora in rialzo Rcs mentre si avvicinano i tempi per la successione alla guida del Corriere della Sera. Giovedì il Cda proverà a definire il profilo del nuovo direttore. L’attenzione sul titolo, comunque, dovrebbe restare alta almeno fino all’assemblea degli azionisti del 23 aprile.

New York positiva
Wall Street viaggia in rialzo.
Gli investitori brindano alla maxi ristrutturazione di General Electric. La holding ha deciso di cedere un'ampia fetta di  Ge Capital, la divisione finanziaria che era arrivata a generare quasi la metà dei profitti del gruppo, ma i cui rischi hanno tenuto sotto pressione il titolo in Borsa.

Nel frattempo continuano le discussioni su quando ci sarà il rialzo dei tassi di interesse Usa. L’ultima posizione da registrare è quella di Jeffrey Lacker, presidente della Federal Reserve di Richmond, secondo cui c’è una buona probabilità che saggi di riferimento possano salire a giugno, “a meno che i dati macroeconomici in arrivo divergano in modo notevole dalle stime”, ha detto. Ha, però, aggiunto che la politica monetaria rimarrebbe accomodante pure se i tassi venissero alzati dai minimi storici dello 0-0,25% dove si trovano dal dicembre 2008.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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