Il mondo rallenta, le Borse anche

Europa negativa. Pesa il taglio delle stime di crescita da parte dell’Fmi. In rialzo le previsioni sugli Usa: Wall Street scende, temendo un rialzo dei tassi. Milano segna -1,73%. Debole Fiat dopo le immatricolazioni in Brasile. Il lusso si riprende.

Marco Caprotti 07/10/2014 | 17:40
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Il brutto tiro per le Borse questa volta arriva dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Gli indici del Vecchio continente hanno chiuso con il segno meno dopo che l’istituto ha tagliato le stime sulla crescita globale. In particolare, nel 2014 il Pil (Prodotto interno lordo) dell’area euro salirà dello 0,8%, lo 0,3% in meno rispetto alle indicazioni di luglio. Per il 2015 è previsto un +1,3%, lo 0,2% sotto le previsioni di tre mesi fa. Limate anche le stime del Pil italiano, che ora parlano di -0,2% nel 2014 e +0,8% nel 2015.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,73%, è stata una seduta all’insegna della debolezza per i titoli della galassia Fiat dopo i dati sulle immatricolazioni in Brasile. Ha perso ancora terreno World Duty Free, a causa dei problemi in Spagna. In controtendenza Tod’s grazie al miglioramento della situazione a Hong Kong che ha favorito un po’ tutto il settore lusso.

New York negativa
A Wall Street i listini viaggiano in forte ribasso, con le blue chip che cedono oltre 130 punti. Pesano anche qui, pur se per motivi diversi, le nuove stime dell’Fmi. Con il rialzo delle previsioni sugli Stati Uniti, dicono gli operatori, è possibile un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a breve.  In Borsa scendono soprattutto i tecnologici, guidati da Yahoo e Facebook. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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