La carica dei replicanti mid cap

Grazie alle loro caratteristiche, i titoli a media capitalizzazione attirano sempre più interesse. Su Borsa Italiana, il numero degli Etf dedicati a questo settore è arrivato a sei.  

Valerio Baselli 22/09/2014 | 10:17
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È opinione piuttosto diffusa che il mercato dei titoli a media capitalizzazione sia poco considerato, sotto investito e meno efficiente di quello dei titoli large cap e anche di quello small cap. In generale, si pensa che sia più rischioso, ma più remunerativo. In effetti, l’indice Stoxx Europe Mid 200 ha battuto lo Stoxx Europe Large 200 nell’ultimo decennio del 2,6% su base annua, con una deviazione standard (volatilità) del 16,6%, contro il 14,2% del secondo (dati in euro da giugno 2004 a giugno 2014).

Le azioni a media capitalizzazione tendono, infatti, a sovraperformare quelle large nel lungo periodo, soprattutto dopo dei forti ribassi di mercato. Al contrario, soffrono di più durante fasi di paura e incertezza, anche a causa della minore liquidità di questi titoli e dell’esposizione settoriale: tipicamente gli indici mid cap sono meno esposti alle banche e più all’industria. Questo significa essere meno dipendenti dai cambi del tasso d’interesse, ed essere invece più legati al ciclo economico, che comunque in Europa è previsto in rafforzamento da qui alla fine del 2015.

Un’offerta in crescita
Sarà anche per questo che sempre più investitori si stanno interessando a questo specifico segmento di mercato. E anche dal lato dell’offerta, gli emittenti vengono incontro a una domanda in crescita. Ultima novità in ordine cronologico è il recente lancio del Lyxor Ucits Etf Ftse Italia Mid Cap, primo e unico replicante quotato a Piazza Affari dedicato al segmento delle azioni italiane a media capitalizzazione, ha portato a quota sei gli strumenti che permettono di investire in titoli mid cap europei disponibili agli investitori nostrani.

Il benchmark Ftse Italia Mid Cap è composto dalle prime 60 azioni per capitalizzazione delle società che non fanno parte dell’universo investibile dell’indice Ftse Mib. Le aziende straniere non sono ammissibili all'inclusione. È stato creato con l’avvio della Ftse Italia Index Series, disponibile dal 1° giugno 2009. Non è la prosecuzione del Midex, che è stato calcolato dal 1995 al maggio 2009; sono diversi il numero di azioni (Midex ne aveva di meno), il criterio di selezione e la ponderazione (il Ftse Italia MidCap è ponderato per il flottante, il Midex lo era per la capitalizzazione).

Quotati su Borsa Italiana, oltre allo strumento di Lyxor, troviamo il db x-trackers Mittelstand & MidCap Germany ETF, dedicato al mercato tedesco, il db x-trackers MSCI Europe Mid Cap Index ETF, l’iShares MSCI EMU Mid Cap UCITS ETF, entrambi dedicati al mercato europeo, il PowerShares FTSE RAFI Europe Mid-Small UCITS ETF (il quale replica un indice che si basa su fattori fondamentali come i dividendi, i flussi di cassa o il valore contabile) e il Source Russell Europe SMID 300 UCITS ETF, che racchiude i 300 titoli mid e small cap più liquidi in Europa. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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