Borse, la lente resta sulle valutazioni

Il miglioramento della congiuntura globale spinge le piazze asiatiche. Giappone in controtendenza. Pesa la forza dello yen. L'Europa tira il fiato dopo i massimi di ieri. A Milano Mps è ancora al centro dell'attenzione. 

Marco Caprotti 10/06/2014 | 09:38
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Seduta positiva per le Borse asiatiche. A spingere gli acquisti sono le notizie sul miglioramento della situazione congiunturale che arrivano dalle maggiori economie mondiali. L’indice Msci Asia ha chiuso in progresso dello 0,2%. Gli operatori non escludono che, alla luce della valutazioni raggiunte dall’equity, nei prossimi giorni possa esserci una correzione.

E’ andata in controtendenza la Borsa di Tokyo dopo l’apprezzamento di lunedì che aveva portato l’indice a toccare il nuovo massimo da tre mesi. Oggi, invece, complice l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro Usa sono emerse le prese di beneficio in una seduta caratterizzata, tra l'altro, da volumi sottili. L’indice Nikkei è sceso dello 0,85%.

Europa cauta
Avvio incolore per le Borse europee, che prendono fiato dopo essersi spinte ieri su nuovi massimi. Ma il sentiment degli operatori rimane positivo: del resto nella notte Wall Street è salita e ha visto gli indici S&P e Dow Jones agguantare nuovi record storici. In aggiunta le mosse annunciate dalla Banca centrale europea e i buoni dati sul mercato Usa del lavoro di maggio continuano a incoraggiare gli investitori. Sulle prime battute Milano e Madrid sono le più deboli, complice il fatto che nei giorni scorsi avevano corso molto.

A Piazza Affari sono sotto la lente le azioni di Banca Mps, che ancora non riescono a fare prezzo dopo la bagarre di ieri con i titoli che non sono mai entrati in contrattazione. Da ieri e' partito l'aumento di capitale da 5 miliardi. Sono deboli le altre azioni bancarie, dopo la corsa delle ultime sedute. Telecom Italia rimane al palo nel giorno dell'annuncio delle modifiche del contratto di cessione della controllata argentina a Fintech. Banca Carige sale dell'1,5% dopo che la Fondazione ha ceduto un ulteriore 10% delle azioni portando la propria partecipazione al 19% e rendendo dunque contendibile l'istituto.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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