Assoreti, botti di fine anno

Dicembre si chiude con una raccolta netta di 2,1 miliardi di euro. Il risultato annuale, 16,5 miliardi, è il migliore dal 2009. Amministrato in negativo.

Valerio Baselli 31/01/2014 | 12:11
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Le consuete rilevazioni di Assoreti indicano nel mese di dicembre una raccolta netta positiva per le reti di promotori finanziari pari a 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 38,2% rispetto al mese precedente. La ripartizione tra i vari comparti evidenzia la significativa affluenza di risorse nette sul risparmio gestito per un importo di 2,3 miliardi (+44,7% rispetto al mese precedente), mentre le movimentazioni sui prodotti in regime amministrato vedono aumentare la prevalenza dei disinvestimenti, con un saldo negativo che si attesta sui 238 milioni.

L’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni si focalizza, anche nel mese di dicembre, sui prodotti domiciliati all’estero, con una raccolta di 1,1 miliardi di euro, dei quali 487 milioni destinati ai fondi di fondi; positivo anche il bilancio dei fondi di diritto italiano (156 milioni). Gli investimenti netti effettuati sui prodotti assicurativi e previdenziali ammontano a 961 milioni (+53,2% rispetto a novembre); sostanzialmente stabile il saldo delle movimentazioni sulle gestioni patrimoniali individuali, positivo per 102 milioni.

2013 da incorniciare (per il gestito)
Nel complesso, l’anno passato si è chiuso con un bilancio positivo per le reti di promotori finanziari, che hanno registrato una raccolta netta complessiva pari a 16,6 miliardi di euro. Per trovare un risultato migliore si deve tornare indietro al 2009, quando furono raccolti circa 18 miliardi (i flussi netti degli anni intermedi invece furono: 11,9 miliardi nel 2012, 10,7 miliardi nel 2011 e 12,3 nel 2010).

La spinta al rialzo arriva dal risparmio gestito, sul quale gli investimenti netti, pari a 20,5 miliardi di euro, aumentano del 72% (11,9 miliardi nel 2012), rappresentando il migliore risultato delle reti dal 2001. Le movimentazioni sui prodotti in regime amministrato, invece, vedono prevalere le uscite, con saldo negativo di quasi 4 miliardi (52 milioni nel 2012).

Nel 2013, la raccolta netta diretta in quote di fondi comuni ammonta a 12 miliardi (6,8 nel 2012). Gli investimenti si concentrano sui comparti domiciliati all’estero, con una raccolta complessiva di 12,2 miliardi di euro (8,3 miliardi nel 2012). Si osservano, invece, perdite nette per 67,3 milioni sui fondi aperti di diritto italiano (-1,3 miliardi nel 2012) e di 131 milioni sui fondi speculativi (-228 milioni nel 2012). Aumenta la raccolta in prodotti assicurativi e previdenziali, per i quali si riscontra un flusso netto di risorse di circa 7,7 miliardi (5,5 miliardi nel 2012), per lo più concentratosi sulle unit linked (6,7 miliardi).

Anche nel 2013, le reti confermano l’importanza del proprio ruolo nell’ambito della distribuzione dei fondi; le risorse nette confluite al sistema attraverso l’attività svolta dei promotori ammontano a circa 19,3 miliardi, rappresentando quasi il 40% degli investimenti netti complessivi in fondi comuni e Sicav (48,7 miliardi).

Più clienti e più promotori
Torna a cresce il numero dei risparmiatori seguiti dalle reti: a fine anno i clienti primi intestatari dei contratti erano oltre 3,3 milioni (+2% rispetto al 2012). Così come aumenta anche il numero di promotori finanziari con mandato dalle società rientranti nell’indagine dell’Assoreti: a fine dicembre questo era pari a 21.352 unità (21.130 nel 2012) con una rappresentatività del 91% sull’intera compagine associativa (dato stimato).

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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