Seduta positiva per i mercati asiatici. Hong Kong e Shanghai hanno chiuso a +2% grazie ai guadagni realizzati dal comparto edile e da quello minerario, mentre Tokyo ha ceduto lo 0,7%. La risalita delle quotazioni delle materie prime e le speculazioni sulle future mosse del Governo di Pechino nella regolamentazione dell’edilizia stanno movimentando i listini cinesi. Gli operatori, inoltre, riprendono ad acquistare anche in ragione delle quotazioni molto vantaggiose. Le valutazioni sono ai minimi storici e non rispecchiano i fondamentali, e per molti analisti è tornato il momento di esporsi sul mercato cinese.
Nikkei a -0,7%
L’indice Nikkei, invece, paga la crescita del Pil sotto le aspettative. Nel secondo trimestre dell’anno il Prodotto interno lordo ha registrato un +2,6%, risultato inferiore alle aspettative di inizio anno (che vedevano un progresso del 3,7%), e che segna un rallentamento rispetto ai primi tre mesi del 2013, quando il miglioramento è stato del 3,8%.
Bancari in rialzo a Piazza Affari
Avvio positivo sui listini di Eurolandia. Milano parte contratta a -0,16% in attesa dell’asta dei Bot a 12 mesi. Nel frattempo il differenziale con il Bund tedesco viaggia sotto i 250 punti base. Prosegue la buona intonazione dei bancari di Piazza Affari, con Ubi Banca e Banco Popolare che segnano i maggiori rialzi, mentre partono male i titoli del lusso con Luxottica e Tod’s che cedono circa mezzo punto percentuale.
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