Unicredit Monetario

E’ uno dei fondi di liquidità con il maggior patrimonio, ma le dimensioni non hanno compromesso la performance. In portafoglio, il gestore Riccardo Soggiu, non ha solo titoli di Stato, ma anche corporate e Pfandbriefe con rating elevato.

Sara Silano 12/09/2003 | 13:03
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Unicredit Monetario è uno dei fondi di liquidità italiani con il patrimonio più grande, oltre 7 miliardi di euro, dimensioni che possono creare qualche problema nella gestione. Ma il fund manager, Riccardo Soggiu, ha adottato una strategia attiva per garantire performance e tenere basso il rischio, che ha permesso al fondo di conquistare le cinque stelle di Rating Morningstar e ottenere un rendimento dell’10,7% a tre anni, facendo meglio della media di categoria.

Le scelte di investimento si basano sull’analisi macroeconomica dei mercati, la selezione dei titoli che offrono il miglior rapporto rischio/rendimento e l’analisi fondamentale degli emittenti. I risultati positivi nascono da un attento mix di strumenti, tutti con un´elevata qualità del credito. Il portafoglio è compost

o al 70% da titoli di Stato europei, con preferenza per le scadenze a 2-3 anni e al 10% da corporate bond, selezionati con la consulenza di Pioneer Investments. Il rimanente 20% è investito in Pfandbriefe, obbligazioni tedesche garantite da mutui ipotecari, che hanno un merito di credito molto alto (AAA di S&P) e ritorni superiori ai titoli di Stato a breve.

Date le dimensioni del fondo, per essere liquido, il portafoglio è ampio e frammentato: i titoli sono 211 e i primi dieci pesano solo per il 26%. Inoltre, in un singolo strumento non vengono investiti più 250 milioni di euro per evitare di ingolfare il mercato al momento dello smobilizzo. Il tasso di rotazione del portafoglio è basso, sotto l’unità, perché i titoli sono a scadenza breve. Questo significa che il turnover avviene in media una volta l’anno

I bond sono prevalentemente denominati in euro, anche se esiste un “microscopico” rischio di cambio legato a emissioni in altre valute. “Attualmente abbiamo acquistato titoli di Stato danesi”, dice Soggiu, “per gli interessanti rendimenti, ma il loro peso in portafoglio è appena dell’1,5%”.

Unicredit monetario è distribuiti in due classi, A e B, che si differenziano per i costi. La prima ha commissioni di sottoscrizione massime dello 0,75% e fee di gestione dello 0,85% annuo; la seconda non ha commissioni d’ingresso, ma quelle di gestione sono più alte (1,1%). In entrambi i casi, comunque, le commissioni di gestione sono più alte della media (0,66%).

La finalità del fondo è realizzare una costante crescita nel tempo del capitale investito, per cui è adatto alla preservazione del capitale o a parcheggio della liquidità in tempi di incertezza dei mercati, non a chi è in cerca di alti rendimenti. L’orizzonte temporale è di breve periodo, un anno o meno, e il profilo di rischio basso.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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