Le Borse affondano

Europa negativa. Pesano le banche per le quali si temono nuovi rafforzamenti patrimoniali. Milano segna -2,65%. Crolla Mps. Si salva Moncler. I petroliferi si risvegliano. 

Marco Caprotti 18/01/2016 | 17:47
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Giornata negativa per le Borse europee. La seduta di Borsa si è aperta ancora una volta all'insegna delle vendite sul petrolio, all’indomani della rimozione delle sanzioni internazionali sull'Iran, che ha riportato sul mercato il terzo esportatore mondiale di greggio. I fari dei compratori si sono poi accesi sul barile dopo che l'Opec ha indicato la sua previsione di un mercato in fase di riequilibrio nel corso del 2016. Chi voleva alleggerire i portafogli ha quindi iniziato a liberarsi dei titoli bancari. In questo scenario è mancata la guida di Wall Street, chiusa per festività.

La scivolata di Milano
Il nuovo tonfo del Ftse Mib, che a fine giornata ha segnato -2,65% (finendo ancora sotto i 19mila punti) è stato innescato da una fuga da tutti i titoli bancari nel timore, dicono gli operatori, che i portafogli di crediti in sofferenza possano andare incontro a nuove svalutazioni e rendere necessari interventi di rafforzamento patrimoniale. A essere colpita è stata innanzitutto Mps che ha trascinato dietro di sé tutti gli altri istituti i cui titoli sono stati ripetutamente sospesi. In ripresa i petroliferi. Moncler è stata la migliore del Ftse Mib grazie all'ottimismo sul 2016 espresso dal Ceo Remo Ruffini, mentre Telecom è rimbalzata dalla soglia di 1 euro dopo il rafforzamento di Vivendi sopra il 21% del capitale.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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