Il petrolio affossa le Borse

Il nuovo scivolone dell’oro nero trascina al ribasso i listini mondiali. Le piazze finanziarie di Eurolandia chiudono con passivi superiori al 2%. Milano segna -3,07%. Energetici in discesa libera. Male anche Mps. 

Francesco Lavecchia 15/01/2016 | 17:42
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Venerdì nero per i listini di Eurolandia. La seduta odierna era partita male, a causa delle forti vendite che hanno colpito la Borsa di Shanghai, ed è finita peggio in scia al cattivo andamento di Wall Street. Le piazze finanziarie del Vecchio continente hanno registrato perdite attorno al 3%. Milano ha chiuso a -3,07% a causa del tonfo dei titoli del comparto energetico, con Tenaris e Saipem che hanno perso oltre sei punti percentuali. Male anche Mps, sulla quale pesa lo scandalo dei conti truccati.

I dati macro tradiscono Wall Street
Apertura in forte calo per Wall Street. L’indice Dow Jones segna -2,35% affossato dal nuovo calo del petrolio, che oggi cede oltre quattro punti percentuali, e dai negativi dati macro. Si avvicina la fine delle sanzioni a carico dell’Iran (a cui era stata vietata l’esportazione di greggio in seguito al suo programma nucleare) e la maggior offerta rischia di deprezzare ulteriormente le valutazioni dell’oro nero.

Inoltre, gli operatori sono stati sorpresi dagli ultimi aggiornamenti sull’economia americana che hanno evidenziato a dicembre un calo delle vendite al dettaglio (-0,1% mese/mese) e del livello dei prezzi alla produzione, mentre l’indice Empire che misura l’attività manifatturiere dello Stato di New York ha riportato un risultato inferiore alle attese. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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