Le Borse spostano i radar sugli Usa

Europa negativa. Pesa ancora la delusione per le scelte della Bce sugli aiuti all’economia, considerate poco incisive. A Milano realizzi sulle utility dopo il rally di ieri. L’attenzione oggi è per i dati sul lavoro Usa che potrebbero condizionare le scelte della Fed sui tassi. 

Marco Caprotti 04/12/2015 | 10:05
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Partono in calo le Borse europee. Prevale la delusione dopo l’annuncio di ieri della Bce. L’Eurotower ha annunciato l'estensione del piano di acquisti di titoli da settembre 2016 a marzo 2017 con l'inclusione anche dei bond dei governi locali e una riduzione dello 0,10% dei tassi sui depositi. Ma i mercati hanno reagito con forti ribassi (e l'euro ha sfiorato 1,10 dollari), delusi dalla mancanza di misure più forti e incisive.

Oggi invece gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti, con il dato sulla disoccupazione di novembre che darà altre indicazioni sull'atteso rialzo dei tassi americani che la Fed potrebbe decidere nella riunione del 15 e 16 dicembre. Grande attesa anche per la riunione dell'Opec, che dovrà affrontare il tema della discesa dei prezzi del petrolio.

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Giù l’Asia e New York
Giornata negativa per l’Asia, condizionata dall’andamento della piazza Usa. La seduta di ieri a Wall Street è finita in forte calo con l'S&P 500 che ha riportato in negativo il bilancio da inizio anno. I temi che condizionano i mercati americani sono sempre legati all’andamento congiunturale e alle decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse. La Banca centrale Usa sembra pronta ad alzarli nella riunione del 15 e 16 dicembre prossimo ma il mercato teme che la stretta arrivi in un momento in cui l'economia è debole, specialmente su scala globale.  La crescita del settore dei servizi (il più grande nell'economia americana), intanto, ha rallentato a novembre al passo più lento dello scorso maggio. Il dato Ism di ieri si aggiunge a quello di due giorni prima relativo al settore manifatturiero, che a novembre si è contratto per la prima volta in tre anni. Gli ordini alle fabbriche di ottobre però sono cresciuti più delle stime e le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate più del previsto. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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