In Borsa torna la prudenza

Prese di profitto in Europa. Gli operatori sono in attesa dei dati Usa sul lavoro che potrebbero influenzare la politica monetaria della Fed. A Milano salgono Unicredit e Mps. Giù Tenaris. Il cattivo umore di New York e della Cina condiziona l’Asia. 

Marco Caprotti 06/08/2015 | 09:36
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Avvio debole per le Borse europee dove prevalgono le prese di profitto dopo la brillante performance di ieri. Sale intanto l’attesa per l'importante dato americano sul mercato del lavoro (in calendario domani) che potrebbe condizionare la politica monetaria della Federal Reserve. Dal fronte macro del Vecchio continente, intanto, è arrivata la notizia che in Germania le commesse all'industria sono aumentate in giugno del 2% su base mensile, battendo nettamente le stime degli analisti che limitavano il miglioramento ad appena lo 0,2%. Su base tendenziale è stato registrato un +13,5%.

A Piazza Affari continuano a essere gettonate le Unicredit dopo il balzo quasi pari al 7% di ieri, innescato dalla buona trimestrale, oltre che dal fatto che l'ad, Federico Ghizzoni, ha escluso eventuali operazioni di aumento di capitale. Corrono le Mps nel giorno in cui il cda è chiamato ad approvare i conti del semestre e ratificare le dimissioni del presidente, Alessandro Profumo. Tenaris arretra dopo la semestrale archiviata con un calo dell'utile del 62%.

Asia giù, New York nervosa
Seduta negativa per l’Asia che ha pagato la ripresa delle vendite in Cina e la situazione di nervosismo della piazza americana. Wall Street ha chiuso ieri in modo contrastato. Il Dow Jones - che a metà seduta è andato in territorio negativo - non è più riuscito a sollevarsi non sapendo contrastare il calo dei titoli energetici come Chevron e del colosso dell'intrattenimento Walt Disney. Nel primo caso, il gruppo petrolifero ha risentito del nuovo scivolone del greggio, che nel durante è sceso sotto i 45 dollari al barile per la prima volta da marzo. Nel secondo caso, l'azienda californiana ha sofferto per via di ricavi trimestrali deludenti. A tutto ciò si è aggiunto il timore di una stretta da parte della Federal Reserve a partire dal mese prossimo. La Borsa di Tokyo ha chiuso di nuovo in rialzo, sostenuta dai risultati delle imprese e dalla debolezza dello yen dopo i positivi dati americani. L’indice Nikkei ha guadagnato lo 0,24%. 

 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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