I tassi Usa innervosiscono le Borse

Europa positiva ma un po' volatile. I dati macro americani sono in chiaroscuro e non danno indicazioni certe sulle intenzioni della Fed riguardo al costo del denaro. Milano guadagna lo 0,63%. Salgono Moncler, Generali e la galassia Eni. New York con il segno meno. 

Marco Caprotti 30/07/2015 | 17:47
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Seduta contrastata per le Borse europee, in una giornata scandita dalla pubblicazione dei conti semestrali di un gran numero di società. Sul fronte macroeconomico, intanto, i mercati si interrogano sui tempi dell'attesa stretta nella politica monetaria della Fed, dopo che ieri l'istituto centrale Usa ha sottolineato che l'economia continua a crescere in modo “moderato” e ha migliorato la propria visione sull'andamento del mercato del lavoro.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,63%, Moncler e Generali hanno approfittato dei risultati positivi nei primi sei mesi dell’anno, mentre Cnh ha recuperato terreno dopo il -4% di ieri. In progresso anche Saipem, dopo le rassicurazioni dell'a.d. di Eni (azionista di maggioranza) Claudio Descalzi sulla ripresa della società. I realizzi hanno colpito Mediaset.

New York giù
Wall Street viaggia in ribasso dopo un Pil del secondo trimestre che è cresciuto, ma meno delle stime. E' stato però rivisto in meglio il dato del primo trimestre, che così si è contratto in modo più contenuto di quanto calcolato in precedenza. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono invece salite, ma meno delle previsioni, confermando comunque il buono stato di salute del mercato del lavoro americano. Lo ha detto ieri anche la Federal Reserve, che ha definito “solida” la creazione di posti di lavoro. Gli investitori tuttavia continuano a domandarsi quando la Banca centrale americana inizierà ad alzare i tassi di interesse per la prima volta dal 2006: ieri la Fed ha lasciato ogni opzione aperta.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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