Le Borse ripartono dai dubbi

Europa volatile. La Bce prova a tranquillizzare i mercati, ma restano perplessità sulla ripresa della regione e sulla questione del debito greco. A Milano deboli le banche. A New York l’S&P500 fa nuovi record e spinge l’Asia. 

Marco Caprotti 15/05/2015 | 09:48
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Partenza volatile per le Borse europee. I mercati sono incoraggiati anche dalle parole del presidente della Bce, Mario Draghi: ieri ha ribadito che la politica monetaria europea rimarrà ultra-accomodante fino a quando sarà necessario. Gli investitori, però, si interrogano sulle ultime turbolenze dei bond e delle valute: se i rendimenti dei titoli di stato hanno ripreso a salire e anche l'euro ha riconquistato posizioni. La volatilità regna sovrana anche perché i dati dei giorni scorsi sulla crescita europea dei primi tre mesi hanno messo in evidenza che per adesso la ripresa rimane fragile. Inoltre, è ancora da sciogliere il nodo della Grecia, visto che ancora non è stato raggiunto un accordo per sbloccare gli aiuti internazionali.

A Piazza Affari scende Mps alla vigilia del raggruppamento delle azioni, mossa che precede l'aumento di capitale da 3 miliardi. E’ debole, in generale, tutto il settore bancario. Autogrill corre dopo la debolezza dei giorni scorsi innescata dalla trimestrale. Tentano un timido recupero le Ferragamo dopo il calo di ieri. Rialza la testa anche Moncler, dopo il ribasso legato alla vendita del 7,8% del capitale da parte di Eurazeo.

Asia e New York su
Asia positiva in scia all’andamento di Wall Street. Il venire meno della volatilità, il continuo indebolimento del dollaro e la stabilizzazione del mercato del reddito fisso ieri hanno riportato ottimismo tra gli investitori, che hanno spinto su livelli record l'S&P 500. Gli acquisti sono stati generalizzati con tecnologici, beni di prima necessità, health care e utility in testa. In Giappone l'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,83%. Il Topix è migliorato dello 0,98%. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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