Le Borse volevano di più dall'America

Europa negativa dopo i dati del Pil Usa e l’atteggiamento attendista della Fed sui tassi. A Milano scendono St e Fca. In salita Eni. L’Asia subisce la debolezza di Wall Street. 

Marco Caprotti 30/04/2015 | 09:40
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Le Borse europee partono con il segno meno dopo due sedute consecutive pesanti. L'esito del meeting Fomc (il braccio operativo della Federal Reserve), che ha mantenuto una posizione accomodante dei banchieri centrali Usa in attesa di segnali di ripresa dell’inflazione e del mercato del lavoro, insieme alla questione greca, con Moody’s che ha ulteriormente tagliato il rating di Atene, restano i due fattori su cui si concentra l'attenzione degli operatori e alimentano l'incertezza in attesa di nuovi riscontri macroeconomici (oggi l'inflazione dell'Eurozona). 

A Piazza Affari pesa StMicroelectronics dopo la trimestrale e il nuovo tonfo di Fca. Bene Eni, promossa da alcune case di investimento.

Asia e New York giù
Seduta negativa per l’Asia, condizionata dall’andamento della Borsa di New York. Wall Street ieri ha chiuso in calo con gli investitori che hanno faticato a digerire la prima lettura del Pil americano, salito meno delle stime nel periodo gennaio-marzo (+0,2% contro un atteso +1%). La Federal Reserve poi non ha offerto chiarezza sulla tempistica con cui inizierà ad alzare i tassi. La Borsa di Tokyo ha chiuso la giornata in forte ribasso a causa dell’inquietudine per l'economia americana e in seguito alla decisione della Banca centrale del Giappone (BoJ) di mantenere lo status quo monetario. Alla fine della seduta l'indice Nikkei ha lasciato sul terreno il 2,69%. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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