Seduta positiva sui listini asiatici che accolgono positivamente gli ultimi dati macro cinesi. Il Pil nel primo trimestre ha registrato un incremento del 7,4% rispetto allo scorso anno: il più basso degli ultimi sei periodi, ma superiore alle attese degli analisti. Quello che conforta il mercato, comunque, non è solo che la Cina abbia rallentando meno del previsto, ma anche che dalle dichiarazioni dei membri del Governo di Pechino emerga la convinzione che i provvedimenti studiati per rilanciare l’economia del Dragone daranno i loro frutti.
Gli altri aggiornamenti hanno riguardato le vendite al dettaglio, salite del 12,2%, e la produzione industriale che ha registrato un +8,8%. L’impatto sulle Borse cinesi è stato comunque limitato. Shanghai ha chiuso sulla parità, mentre Hong Kong ha guadagnato lo 0,33%. Molto meglio è andata a Tokyo che ha registrato un balzo del 3%. Sull’indice Nikkei hanno inciso positivamente il buon andamento di Wall Street, spinta dal comparto tecnologico, e il deprezzamento dello yen.
Milano riparte con i bancari
Avvio in rialzo per Eurolandia. Nonostante le tensioni in Ucraina che, secondo il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe sull’orlo di una guerra civile, le piazze finanziarie europee partono con il piede giusto sostenute dagli incoraggianti dati cinesi. Oggi, in Europa, saranno resi noti anche gli aggiornamenti sull’inflazione dell’Eurozona e sul tasso di disoccupazione nel Regno Unito, mentre negli Usa c’è attesa per la pubblicazione i report relativi alle richieste dei mutui e alla produzione industriale. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna +1,54% grazie al rimbalzo dei bancari, spinti dai rialzi di Ubi Banca. Partenza positiva anche per Mediaset e Yoox.
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