Borse, vincono i prudenti

I dati positivi sull’occupazione Usa non bastano a spingere Wall Street. Fari sulle trimestrali delle banche. Europa negativa dopo i dati macro cinesi. Deboli i minerari. Milano segna -1,3%. Giù i finanziari. Attesa per l’asta Btp di domani. 

Marco Caprotti 10/04/2014 | 17:42
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Wall Street sta viaggiando con il segno meno, nonostante il dato migliore delle stime sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti e dopo il rialzo superiore alle previsioni dei prezzi all’importazione americani. Si è spento l'ottimismo generato ieri dai verbali della Federal Reserve e gli investitori optano oggi per una maggiore cautela, spostando l'attenzione sulla Cina (dove l’import è calato) e sulle trimestrali bancarie che arriveranno da domani. Le prime saranno JP Morgan Chase e Wells Fargo, i cui titoli al momento viaggiano in negativo. Seduta in ribasso anche per Twitter, nonostante la revisione al rialzo da sell (vendere) a hold (mantenere) da parte degli analisti di Cantor Fitzgerald.

Europa negativa
Segno meno per l’Europa, dove ha prevalso la cautela dopo i dati macro cinesi al di sotto delle attese che hanno pesato soprattutto sui minerari. In salita il lusso, grazie ai risultati di Lvmh.

A Milano, dove il Ftse/Mib ha segnato -1,3%, pesanti soprattutto i titoli bancari. Debole Prelios, all’indomani dei dati peggiori delle attese e dopo aver annunciato la conversione del bond convertendo, che porterà Pirelli al 29% del capitale. In salita Telecom, grazie alle voci di un’offerta su Tim Brasil da parte di Oi.

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario italiano si parla di un nuovo calo dei rendimenti durante l’asta di domani. In agenda c’è il collocamento di Btp a tre, sette e 30 anni per un massimo di 7,25 miliardi di euro. In particolare, visto il rally che sta interessando i bond dei paesi periferici dopo il successo dell’emissione della Grecia conclusa oggi, gli operatori si attendono una flessione nell'ordine di 25-30 punti base rispetto all'asta precedente. Per il Btp a tre anni, che all'asta di marzo aveva segnato un minimo storico dell’1,12%, si tratterebbe di scendere per la prima volta sotto la soglia dell’1% lordo. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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