Piazza affari va

L’indice milanese cresce grazie alla diminuzione dello spread. La situazione economica resta delicata.  

Marco Caprotti 14/01/2013 | 15:56
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Il volto dell’Italia mostrato da Piazza Affari continua a non coincidere con quello che si vede nei dati macro. Nell’ultimo mese (fino all’11 gennaio e calcolato in euro) l’indice Msci Italy ha guadagnato il 11,4%. Nel 2012 ha segnato +10,7% (-20,6% nel 2011). La performance è da attribuire sostanzialmente a una crescita della fiducia nel paese che ha riportato lo spread fra Btp e Bund a livelli più accettabili (il differenziale fra i titoli governativi italiani e quelli tedeschi è sotto i 260 punti base), spingendo soprattutto il comparto bancario (uno dei più rappresentati sugli indici milanesi).

Il quadro macro
Resta il fatto che la situazione congiunturale è ancora delicata. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, a novembre il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,1%, invariato rispetto a ottobre e in aumento di 1,8 punti percentuali nei dodici mesi. A novembre 2012 gli occupati sono stati 22 milioni 873 mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto a ottobre (-42 mila) sia su base annua (-37 mila). A dicembre, intanto, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è sceso a 75,4 da 76,5 di novembre. “La riduzione dell’indicatore deriva dal calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio, solo parzialmente bilanciato dal lieve miglioramento registrato nell’industria”, spiega l’Istat. È aumentato invece l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, mentre è diminuito lievemente quello delle imprese di costruzione, da 79,6 di novembre a 79,5. Il tasso di crescita dell’inflazione medio annuo per il 2012 è stato pari al 3%, in aumento di due decimi di punto percentuale rispetto al 2,8% del 2011. Si tratta del risultato più alto dal 2008 (quando era pari al +3,3%). Il tasso di crescita medio annuo nel 2012 è stato del 3,3%, in accelerazione rispetto al 2,9% del 2011. Anche in questo caso è il valore più alto mai raggiunto dal 2008 (quando ha toccato il +3,5%). Quanto al solo mese di dicembre l’aumento del costo della vita è stato dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2011.

Riflettori sulle elezioni
Gli investitori internazionali, intanto, puntano i riflettori sulle imminenti elezioni politiche, definite tra le più importanti dell’anno insieme a quelle tedesche e austriache. “Nella nostra visione una vittoria delle forze populiste e anti-europeiste in Italia andrebbe a detrimento del processo di correzione in atto nella zona euro, specialmente se la stessa appartenenza all’eurozona dovesse essere messa in discussione” scrive in un report l’agenzia di rating S&P che, tuttavia, sottolinea come i sondaggi non diano attualmente questo scenario come probabile. “Continuiamo a ritenere che un’uscita del paese dalla zona euro rimanga improbabile. La nostra assunzione resta quindi che una sostanziale continuità di politica economica prevarrà in Italia”.

La società americana di analisi prevede nel 2013 una contrazione del Pil italiano dello 0,7% e il raggiungimento di un picco sul fronte del rapporto fra debito e Pil (Prodotto interno lordo). Intravede anche la possibilità di una conclusione del trend di riduzione dei rating sovrani della zona euro, partito nel 2004 e che ha coinvolto tra i vari paesi anche l’Italia. S&P ha un rating di BBB+ sul Belpaese. L’outlook è negativo. “Riteniamo che man mano che l’anno procederà, la visibilità della risposta economica, politica e sociale alla crisi diventerà più chiara” scrive ancora l’agenzia. “Se i rischi non dovessero materializzarsi e la coesione sociale riuscisse ad andare di pari passo ad una disciplinata implementazione delle politiche e ad un progresso nel ribilanciamento fiscale ed economico, ci sarebbe la prospettiva realistica per ritenere che la discesa del merito di credito della zona euro si sia arrestata”.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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